Ad Assisi per… conoscerli a casa loro
Turchia: diamo voce ai colleghi da troppo tempo nel mirino
Ricordo ancora con nitidezza le parole di una coraggiosa studentessa iraniana che intervistai nell’università di Teheran nel 2004…
Costa d’Avorio, Aqmi vuole riconfermare la sua supremazia terroristica
Aqmi si sta “specializzando” nel portare gli attacchi agli hotel: ha firmato infatti quelli di novembre in Mali, di gennaio…
Camorra, “Illuminare le periferie” anche delle nostre coscienze resta il compito prioritario dei giornalisti
Troppo spesso al coraggio dei colleghi “cronisti di guerra alla camorra” non corrisponde un adeguato impegno…
Misna, hanno dato voce ai senza voce
Per i giornalisti che si interessano di Africa, l’autorevolezza dell’agenzia di stampa Misna è fuori discussione…
Golpe in Burkina Faso, l’indifferenza dei media
Il colpo di stato del 17 settembre ha fermato il cammino di una nazione…
Nigeria, Muhammadu Buhari è il nuovo presidente
Terrorismo e corruzione sono figli di un sistema economico malato che costringe la maggioranza dei 173 milioni di abitanti a sopravvivere con meno di due dollari al giorno
Kenya, informazione nelle mani del governo. E le elezioni si avvicinano
Dallo scorso 14 febbraio le televisioni del Kenya non trasmettono più in analogico: per tutti gli utenti è quindi necessaria la migrazione al digitale per poter vedere i programmi…
Libertà per Greste, Fahmy e Mohammad
Se lo spirito della manifestazione di Parigi di domenica 11 gennaio a favore della libertà di stampa è ancora in vita, non possiamo non chiedere la libertà per Greste, Fahmy e Mohammad detenuti ingiustamente da più di un anno
Come ignorare il “body count” quotidiano della violenza in Nigeria o in Somalia?
Solo nello scorso novembre si sono contate in Nigeria cinquemila vittime in vari attacchi
Nigeria: i media fanno solo da grancassa ed amplificatore a Boko Haram?
La crisi che la Nigeria sta vivendo apre numerosi interrogativi su una situazione drammatica che si sta consumando sotto gli occhi di tutti