I significativi 50 anni di Marilena Natale, brindisi sotto casa del boss

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Lotto contro la criminalità organizzata, la corruzione e la collusione della casta politica da ragazzina, sotto le mie inchieste sono cadute decine di amministrazioni, ogni volta era un colpo al cuore perché la mia terra è stata distrutta, dilaniata e ho giurato a me stessa che non mi sarei mai fermata. Forse non riuscirò a vedere la fine del male, ma almeno ci ho provato. Festeggiare i miei 50 anni sotto casa del boss significa far capire a questa gente che il crimine non paga. Io sono ancora viva malgrado il boss Francesco Schiavone abbia ordinato la mia morte da una cella al 41 bis; un ordine dato a suo figlio, che oggi è libero e vive proprio a via Bologna accanto al bene confiscato dove sorge la forza del silenzio, una scuola per bambini autistici“.

Lo racconta Marilena Natale, la giornalista che vive sotto scorta armata dal 2017 per le minacce del clan dei Casalesi, uno dei più potenti della Campania ed egemone nel Casertano. Per le minacce dello stesso clan sono sotto scorta anche Roberto Saviano, Sandro Ruotolo e Rosaria Capacchione. Marilena ha scritto per alcuni giornali locali, poi ha lavorato per delle testate televisive, ma la maggior parte delle sue denunce partono dai suoi profili social. Ha denunciato il traffico di rifiuti illeciti che avvelena la cosiddetta Terra dei fuochi.

Il suo atteggiamento è sui generis rispetto a quello dei colleghi. Molte volte ha sfidato donne e uomini del clan viso a viso. Combattendo, ogni giorno, per difendere la sua terra. Per questo ha costituito un’associazione, “Terra dei cuori”, per stare vicina ai tanti bambini che si ammalano di cancro a causa dell’inquinamento. La sua non è solo assistenza, ma una vita spesa totalmente per salvare o rendere più serena la vita di tanti piccoli malati terminali.
E sarà “particolare”, un’ennesima sfida, anche la festa per i suoi cinquant’anni, il prossimo 19 agosto. La giornalista aprirà una bottiglia di champagne proprio a via Bologna, sotto casa di Schiavone, detto Sandokan…

Il boss che l’ha minacciata più volte, costringendola ad una vita sotto scorta. Un luogo simbolico perché nella ex casa confiscata di Schiavone, ora sorge un centro per bambini autistici. Un festeggiamento per il quale la Natale non vuole regali, ma “opere di bene per i bambini malati di tumore“, attraverso donazioni all’associazione “La Terra dei cuori” ( iban IT03V 08987 75040 0000 0000 0033, beneficiario Terra dei cuori onlus).

Gli auguri e la continua vicinanza di Articolo21 e “Imbavagliati”  alla nostra coraggiosa collega, già premiata più volte in quanto la sua attività è ormai un simbolo della lotta per la libertà di stampa


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