Caso Caruana Galizia, la delegazione Ue a Malta: “Stato di diritto sotto pressione”

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Il tassista-usuraio Melvin Theuma, ‘intermediario’ di morte per l’omicidio di Daphne Caruana Galizia, sta testimoniando per la prima volta in un’aula del Tribunale alla Valletta, ribadendo le sue accuse verso Yorgen Fenech. All’ispettore-capo che gli ha chiesto se ci fossero altri mandanti oltre all’imprenditore maltese, Theuma ha risposto: «No, per quanto mi riguarda e so il ‘mandante’ è Yorgen Fenech, perché è lui che mi ha pagato». Lo riportano i media maltesi.

«Sono preoccupata degli ultimi sviluppi a Malta, seguiamo la situazione da vicino, condanno severamente l’omicidio della giornalista Daphne Cariana Galizia, è stato un attacco sferrato contro la libertà di stampa», ha detto Ursula von der Leyen in conferenza stampa a Bruxelles. «Mi aspetto che ci sia una indagine completa indipendente e libera da ogni interferenza politica» e «che i responsabili siano condotti davanti alla giustizia», ha aggiunto la presidente della Commissione europea.

«Siamo arrivati con molte preoccupazioni, non ripartiamo rassicurati» perché a Malta «ci sono seri rischi per il rispetto dello stato di diritto» e «ci possono essere conseguenze», ha detto l’europarlamentare lib-dem olandese Sophie In’T Veld, capo della missione urgente inviata dai capigruppo di Strasburgo a Malta, poco prima di lasciare il Paese al termine di due giorni fitti di incontri a tutti i livelli, aperti ieri da quello col premier Joseph Muscat, criticato per la scelta di restare in carica fino a gennaio in piena bufera sul caso Caruana.

«È scandaloso che abbiamo un primo ministro di uno Stato membro dell’Ue che rifiuta di dimettersi immediatamente in seguito alle implicazioni del suo capo staff con l’assassinio di Daphne Caruana Galizia», afferma in una nota il Ppe precisando che «il premier socialista e il suo governo non hanno rispetto per i maltesi, lo stato di diritto o tutti i valori dell’Ue a cui hanno aderito quando il paese è entrato nell’Unione». (Ansa)


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