Dove è finita la legge elettorale?

Dove è finita la legge elettorale? Esattamente un anno fa il Senato avviava – con qualche mese di ritardo – i lavori per riformare il porcellum. Poi riformato, invece, dalla Corte costituzionale, che ha eliminato il premio di maggioranza (quello nazionale alla Camera e quelli regionali al Senato) e le liste bloccate. Se oggi si votasse, quindi, avremmo una legge migliore, perché almeno non più incostituzionale come quella con cui abbiamo eletto ben tre Parlamenti…

Una proposta di nuovo Senato confusa e probabilmente inutile

La modifica della nostra formula bicamerale è al centro del dibattito sulle riforme costituzionali da almeno 30 anni, a partire dai lavori della c.d. Commissione Bozzi a metà degli anni ’80. Oggi il tema sembra avviato alla dirittura d’arrivo, ma le proposte che circolano tengono assai poco conto di quanto detto, scritto e proposto negli anni che ci stanno alle spalle. In sintesi: posto che ogni Paese a forti autonomie territoriali ha una seconda Camera che integra…

Mezzo Italicum, nessuna scelta (o quasi)

Ieri la riforma della legge elettorale ha ottenuto la prima approvazione della Camera dei deputati con molti meno voti di quelli che ci si sarebbe potuti attendere in base al noto accordo. I vizi originari e quelli che si sono aggiunti durante il (breve) percorso parlamentare, in effetti, sono stati tali da spingere anche alcuni tra i deputati dei partiti di maggioranza, o meglio di larghe intese (che ancora in questa materia non sono decadute), a non votare a favore del turpe Italicum. Anzi, Mezzitalicum…