Venezia 2020. Documentario in concorso Orizzonti: “Guerra e Pace”, il peso della guerra e della pace nel cinema

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Con “Guerra e pace”, in concorso nella 77ma edizione della Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti, prodotto da Rai Cinema, con Montmorancy film e Lomotion, tonano al Lido coloro che sono ritenuti i nostri più validi documentaristi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti. In oltre due ore di film i registi approfondiscono, in maniera dettagliata con notizie inedite, la relazione tra cinema e conflitti bellici, la rappresentazione della guerra attraverso le immagini, la necessità di documentare la storia e il valore della memoria per la maturazione delle coscienze verso la pace.

Attraverso quattro istituzioni europee, l’Istituto Luce di Roma, l’Unità di Crisi del nostro Ministero degli Esteri, l’Ecpad, Archivio militare e agenzia delle immagini del Ministero della Difesa francese, e la Cineteca Svizzera di Losanna, “Guerra e pace” come in un grande romanzo in quattro capitoli – passato remoto, passato prossimo, presente e futuro – ricompone i frammenti della memoria visiva e mette in scena la moltiplicazione delle visuali sulla violenza che accompagnano le nostre esistenze oggi.

Dal primo incontro con la cinematografia, nel 1911 in occasione dell’invasione italiana in Libia, dalle sequenze attuate dai pionieri del reportage, si arriva alle odierne riprese girate con gli smartphone dai cittadini in ogni parte del mondo. Sono motivo di ponderazione la mappa dell’Unità di Crisi che riporta la scritta It’s a wonderful world, un gruppo di allievi militari in posa per essere fotografati e addestrati a filmare gli scontri, perché fanno riflettere su quale autenticità abbiano le icone di guerra.  Battaglie che invece, nello spazio angusto di una ripresa col telefonino, esplodono in tutta la loro raccapricciante realtà.

Massimo D’Anolfi e Martina Parenti spiegano così il senso del loro film: “ Il cinema, fin dalle sue origini, ci mostra di aver avuto un legame fortissimo con la guerra più che con la pace, sia per lo spirito che ha attraversato la prima metà del secolo scorso, sia per l’intrinseca necessità di documentare gli eventi storici, sia per la reale difficoltà di filmare un processo di pace. Abbiamo dunque deciso di riflettere sulle immagini del passato e del presente non solo come strumento di guerra, ma anche come possibile strumento di pace”.

“Guerra e pace” – Regia di Massimo D’AnolfiMartina Parenti.  Genere Documentario – Italia2020, Prodotto da Rai Cinema, con Montmorancy film e Lomotion. Oggi in sala


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