Assalto alla Cgil, trovata la matrice fascista. Il gip:”Non fu un incidente, progetto pianificato”

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L’assalto alla sede della Cgil avvenuto lo scorso autunno non fu l’epilogo di una folle manifestazione no vax ad un certo punto “sfuggita di mano”. No, si trattò di un’azione studiata e anche rivendicata. E’ quanto scrive il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma Annalisa Marzano nell’ordinanza che ha portato in carcere Nicola Franzoni, legato ai movimenti no vax e all’estrema destra. Ci sono altre quattro misure cautelari più tenui e una riguarda l’ultrà juventino Claudio Toia. Per tutti l’accusa è quella di devastazione, saccheggio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Franzoni risponde anche di istigazione a disobbedire alle leggi e violazione del divieto di tornare nel comune di Roma. Significativo ciò che disse quel pomeriggio del 9 ottobre in piazza del Popolo: “Siamo a Roma e l’abbiamo presa, la piazza deve seguire Giuliano Castellino, l’obiettivo lo capirete”. Di qui la considerazione che ci fu, in fondo, una sorta di “firma” dell’assalto.  Scrive in atti il gip: “Coloro che avevano organizzato l’evento del 9.10.2021 in realtà avevano anche concordato di recarsi verso la sede del sindacato. Sicché, la scelta di dirigersi verso la sede della CGIL non maturava sull’onda emotiva della sorprendente e inaspettata adesione all’iniziativa, quanto piuttosto discendeva dal progetto pianificato da un numero ristretto di persone che Franzoni Nicola sui social indicava in numero di otto persone. Non solo. Dagli accertamenti si apprendeva che due degli otto ideatori, promotori e organizzatori della manifestazione, Castellino Giuliano e Testa Pamela, erano coloro che avevano proposto di dirottare le forze dell’ordine verso la sede della CGIL al fine di favorire la marcia verso i palazzi delle Istituzioni”. Gli organizzatori della manifestazione, tra i quali i leader del movimento neofascista Forza Nuova, avevano dunque deciso tutto da tempo perché individuavano proprio nel sindacato uno dei maggiori responsabili dell’approvazione del decreto che ha istituito il Green pass durante la pandemia. Intanto è in corso il processo ai capi di Forza nuova, Giuliano Castellino e Roberto Fiore, ad ulteriore supporto della  matrice politica di destra dei disordini e dei danneggiamenti avvenuti a Roma nel corso delle manifestazioni no vax. La ricostruzione dei fatti da parte della Digos è stata possibile grazie alla visione dei filmati del corteo e che costituiscono “inconfutabili indizi di colpevolezza”.


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