Contro le parole ostili. Il 7 giugno a Trieste

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Contribuire alla creazione di una raccolta di consigli, punti di vista, esempi riguardanti lo stile con cui un giornalista può (e dovrebbe) stare in rete e, in questo modo, portare l’attenzione su un tema tanto delicato quanto attuale: l’utilizzo delle parole in rete. E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa paroleinformazione promossa da Ordine Nazionale dei GiornalistiFederazione Nazionale Stampa ItalianaParole O_Stilipresentata a Link 2018, il Festival del buon giornalismo del Premio Luchetta conclusosi ieri a Trieste.

“Virtuale è reale” recita il primo principio del Manifesto della comunicazione non ostile: ovvero, in rete scrivo solo le cose che ho il coraggio di affermare di persona. Perché secondo punto  si è ciò che si comunica e “le parole sono un ponte”. Anche per questo  per comprendere – “prima di parlare bisogna ascoltare”. Come hanno spiegato a Link la fondatrice di Parole O_Stili Rosy Russo, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Fvg Cristiano Degano, il presidente dell’Assostampa Fvg Carlo Muscatello e il direttore della sede Ansa Fvg Francesco De Filippoi giornalisti di tutti i media italiani sono invitati a partecipare commentando uno dei dieci principi del Manifesto in 280 caratterilo spazio di un tweetoffrendo così un contributo professionale e allo stesso tempo personale. Una parte dei commenti formerà un ebook che verrà diffuso attraverso i social network. I contributi successivi saranno ospitati in rete, in una pagina dedicata. L’idea è di produrre uno strumento agile e utile per le nuove leve che credono nel giornalismo, per quanti intendono lavorare con le parole, per quanti sonosemplicemente interessati al tema.

Il 7 giugno a Triestein occasione della seconda edizione di Parole O_Stiliverranno presentati i primi 100 contributi. Partecipare è semplice, basta inviare un’email a stampa@paroleostili.it  e, a partire dal 7 giugno, il proprio tweet utilizzando l’hashtag #paroleinformazione

Parole O_Stili  è un progetto di sensibilizzazione contro l’ostilità delle parole, online e offline, per arginare le pratiche e i linguaggi negativi. Le parole sono importanti, hanno un potere enorme. Troppo spesso sono utilizzate in modo improprio, offensivo, sleale, impreciso, maleducato, diseducativo e spesso inconsapevole delle conseguenze.

di Art21 Fvg


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