Il report pubblicato da The Citizen Lab, team di ricerca dell’università di Toronto sull’uso di Paragon, sarà consegnato alle procure. E’ quanto riporta il quotidiano La Repubblica in una dettagliata ricostruzione degli ultimi sviluppi sullo spionaggio che ha riguardato con certezza il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, e l’attivista Luca Casarini, nonché don Mattia Ferrari; ci sarebbero poi almeno altri 90 telefoni infiltrati dallo spyware non ancora conosciuti. “Numerose democrazie usano spyware contro giornalisti, difensori dei diritti umani e altri membri della società civile – denunciano i ricercatori canadesi – Le organizzazioni che lavorano contro la proliferazione e l’abuso dello spyware, tra cui il Citizen Lab, hanno osservato che la tentazione di usare questa tecnologia in modo da violare i diritti è così grande che, anche nelle democrazie, rischiano di esserci abusi”.
I ricercatori canadesi di CitizenLab hanno trovato le “impronte digitali” lasciate dello spyware che soprattutto sul telefono di Caccia ha operato almeno con sette diversi accessi dal 22 dicembre al 31 gennaio e la “contaminazione” di almeno altre due diverse app di messaggistica, oltre a whatsapp. “I circa 90 obiettivi notificati da WhatsApp – secondo i rapporto – rappresentano probabilmente una frazione del numero totale di casi Paragon. Tuttavia, nei casi già esaminati, c’è un modello preoccupante e familiare di prendere di mira gruppi per i diritti umani, critici del governo e giornalisti”.
(Nella foto Luca Casarini)