Querele bavaglio, Sgv esprime piena solidarietà al collega Maurizio Dianese

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Stop alle querele temerarie che servono soltanto a mettere il bavaglio alla stampa e alla libera informazione. Con i giornalisti che vengono denunciati per diffamazione sia se scrivono sia se parlano.

Il Sindacato giornalisti Veneto esprime solidarietà e pieno sostegno al collega Maurizio Dianese, cronista di nera e giudiziaria con una carriera ultratrentennale alle spalle sul fronte delle inchieste sulla criminalità organizzata, chiamato in questi giorni a difendersi davanti al giudice di pace di San Donà di Piave.

Dianese è stato querelato dal titolare di un’azienda di Eraclea che fino al 2008 contava fra i suoi soci uno degli imputati nell’ambito dell’indagine sui Casalesi che nel 2019 ha portato all’arresto di una cinquantina di persone da parte della Direzione distrettuale antimafia di Venezia. Il processo è tutt’ora in corso e finora ha finora confermato l’impianto accusatorio.

Sotto accusa le dichiarazioni del cronista in occasione di un dibattito pubblico dal titolo “Le mafie del litorale” che si è tenuto a Jesolo nel settembre 2019 alla presenza dell’allora presidente della Commissione nazionale antimafia, organismo di cui Dianese è consulente.

Sgv ricorda che l’Italia, già finita al 58° posto nella classifica mondiale per libertà di stampa secondo il World Press Freedom Index superata anche da Gambia e Suriname, è il Paese anche con il più alto numero di querele bavaglio presentate al solo scopo di bloccare le inchieste giornalistiche e di intimidire i giornalisti.


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