Controcorrente Lazio: “Siamo solidali con chi lavora a “l’Unità”, finisca lo stato di incertezza”

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ControCorrente Lazio è al fianco di giornalisti, giornaliste e poligrafici del quotidiano L’Unità, il cui Cdr oggi, con un comunicato, ha richiamato per l’ennesima volta l’attenzione sulle criticità che affliggono chi vi lavora. Ci uniamo all’appello del Cdr affinché tutti coloro che hanno la responsabilità di prendere delle decisioni, lo facciano nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici.


Il comunicato del Cdr de l’Unità

Abbiamo appreso da organi di stampa che presso il Tribunale fallimentare di Roma si è svolta l’asta per la vendita della testata de L’Unità, il giornale fondato da Antonio Gramsci. Al Cdr e alla redazione nulla di ufficiale – ma nemmeno di ufficioso – è stato comunicato. A confermare in un’intervista l’acquisizione della testata da parte del gruppo Romeo, attuale editore de Il Riformista, è stato oggi il direttore Piero Sansonetti chiamato a guidare il nuovo corso de L’Unità.
Nell’attesa di comunicazioni ufficiali, siamo costretti ancora una volta a richiamare l’attenzione sulla situazione dei 21 dipendenti (17 giornalisti e 4 poligrafici) che dal prima gennaio vivono in un limbo, senza ammortizzatori sociali e senza prospettive di occupazione. Una situazione insostenibile iniziata con la società editrice Unità srl e, a partire dal 27 luglio data del suo fallimento, proseguita con il curatore fallimentare che a tutt’oggi non ha assunto alcuna decisione sulla sorte dei lavoratori. Chiediamo dunque con forza di non rinviare ulteriormente decisioni sugli ammortizzatori sociali e sul futuro occupazionale dei dipendenti, in base alle previsioni di legge e di contratto, così da porre fine a una situazione di disagio, danno professionale ed economico.
Accertato, inolte, che si va verso la formazione di una nuova redazione, chiediamo che il nuovo editore e il nuovo direttore tengano conto delle professionalità degli attuali dipendenti che sono parte integrante della storia di questo giornale, che hanno pagato un prezzo altissimo, che hanno lottato tenacemente per tenere in vita la testata opponendosi a chi poi, per imperizia e incompetenza, l’ha condotta alla fine indecorosa del fallimento.

Il Cdr de L’Unità

 

 


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