Usigrai: un valzer di nomine deciso fuori dalla Rai e senza un progetto per l’Azienda

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“Con i cambi di direzione decisi oggi, il vertice RAI certifica di non avere un progetto industriale o di averlo smarrito. Sono nomine interne e ci sono tre direttrici donne; bene.  Ma per fare cosa? Per cambiare il settimo direttore in sette anni alla Radio rendendo impossibile un progetto di consolidamento e rilancio di un asset centrale dell’informazione Rai?” Lo scrive in una nota l’Esecutivo Usigrai.

“Fare spazio ai desiderata di un partito facendo finta di niente sul fatto che meno di un mese fa questo Vertice aveva affidato a Rainews 24 e ad Andrea Vianello, che ora va alla Radio, il primo importante progetto di rilancio dell’informazione del Servizio pubblico, il sito web e i social delle news? Sulle nomine appena decise appare inoltre evidente la mancata valutazione dei risultati raggiunti, in particolare rispetto ad alcune riconferme. La spartizione di poltrone sulla Rai rende non rinviabile la nostra richiesta di una legge che allontani le sorti del Servizio pubblico da quella  dei governi di turno e dei partiti. In gioco non c’è solo il perimetro aziendale  ma la stessa possibilità di confermare il ruolo centrale che il servizio pubblico ha nella ripartenza del Paese”.


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