La difesa della razza dietro la strage a El Paso. Ormai è contagio

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Diciannove minuti prima della telefonata che annunciava la strage di El Paso e’ apparso online un manifesto ideologico che vale la pena analizzare e che gli inquirenti stanno esaminando per verificare la sua possibile connessione con l’autore dell’attentato. Si parla di una minaccia di invasione ispanica del Texas e si paventa la sostituzione degli americani bianchi con gli immigrati stranieri. Il testo, intitolato una verità sconveniente , prende ispirazione diretta dall’omicidio di massa contro i musulmani avvenuto in due moschee in Nuova Zelanda nel marzo scorso che fece 51 vittime. Il responsabile di quell’attacco pubblico ‘ a sua volta un manifesto online facendo riferimento, crive il New York times, alla teoria della cosiddetta grande sostituzione promossa dallo scrittore francese Renaud Camus secondo il quale le elites vorrebbero rimpiazzare europei bianchi con i migranti dal Medioriente e del Nordafrica.

Viene spontaneo il collegamento con l’italiano Luca Traini che sparo’ a Macerata contro persone colpevoli di avere la pelle scura e con tanti altri suprematisti dall’Australia alla Svezia. Riecheggiano anche  le parole  di Franco Freda sulla razza bianca in pericolo. Concetti n0n nuovi che però’ oggi i social networks hanno amplificato e diffuso.

Ormai non è esagerato parlare di contagio. E non è facile trovare un antidoto. Quanto alle conseguenze della battaglia per la difesa della razza basta sfogliare i libri di storia.


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