La Russia sospende il rimpatrio di un giornalista uzbeco ma lo tiene in carcere

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L’8 agosto un tribunale di Mosca ha annullato la decisione di rimpatriare Khudoberdi Nurmatov (noto come Ali Feruz), un giornalista omosessuale uzbeco cui la Russia aveva negato asilo politico. Ne avevamo parlato, all’inizio del mese, qui: https://www.articolo21.org/2017/08/giornalista-uzbeco-a-rischio-rimpatrio-lo-ha-deciso-un-tribunale-russo/

Il tribunale ha tuttavia deciso che Ali Feruz dovrà rimanere in carcere finché la Corte europea dei diritti umani non avrà esaminato il suo caso. E questa è una pessima notizia: in primo luogo Ali Feruz non ha commesso alcun reato. E poi, potrebbero volerci mesi o persino anni per arrivare a una decisione finale della Corte europea.

Ali Feruz ha denunciato di essere picchiato durante il trasferimento in carcere e in tribunale ha mostrato i segni del pestaggio. Il giudice ha ignorato la sua denuncia e lo ha rimandato in cella.


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