Cecenia: come in una spy story, giornalista fatto scomparire nel nulla

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Sparito in Cecenia un noto giornalista, oppositore del presidente Kadyrov. E la sua sparizione sembra la pagina di un film del genere spionistico. L’unica certezza è che da più di due giorni non si hanno notizie di Ruslan Martagov, voce critica del giornalismo ceceno. Autore di numerose inchieste, e noto politologo, è sparito nel nulla. Per ricostruire un giallo che fa presagire un nuovo luttuoso tassello nel puzzle della strage di giornalisti tra sull’asse Mosca-Kiev, ci sono soltanto le cose riportate dalla famiglia del giornalista. Tutto fa pensare che la sparizione dell’uomo sia strettamente legata alla sua attività professionale. La dinamica. E’ mattino quando Magomedov esce da casa per andare al ministero dell’Informazione della Repubblica Autonoma. Cosa abbia fatto, cosa abbia discusso e con chi, non si sa. Il giornalista rientra a casa. Riceve una telefonata, sempre dal ministero. Gli chiedono di partecipare ad una riunione con i vertici del decastero. Ritorna al ministero. Al termine dell’incontro il ministro dell’Informazione, Umarov, chiama personalmente un taxi per il giornalista. Martagov – raccontano i familiari – telefona dall’auto per avvertire la famiglia che sta rientrando in taxi. Da quel momento il giornalista scompare nel nulla. Due telefoni di Ruslan risultano spenti. Sparito nel nulla, accompagnato nel nulla da un taxi chiamato personalmente dal ministro dell’Informazione dopo una prima riunione ed una seconda convocata, in tutta fretta, dallo stesso ministro col quale il giornalista aveva avuto il faccia a faccia del mattino. Praticamente, come trovare il ministro con una pistola in mano e la canna fumante. Il 66enne giornalista scomparso criticava duramente la politica del leader ceceno Kadyrov . Ruslan da tempo riceveva minacce e intimidazioni.

I colleghi di “Novaja Gazeta”, il giornale di Anna Politkovskaja, stanno seguendo il caso del reporter scomparso. Scomparsa che allunga la catena di giornalisti uccisi. Questo ha come sfondo la Cecenia, gli altri, una guerra che continua a combattersi nel silenzio del mondo. Una vera strage, consumata nel sostanziale silenzio della stessa stampa internazionale. LI avevamo ricordati, uno ad uno, cominciando da Alexandr Shetinin, il quarto giornalista ucciso in Ucraina negli ultimi sei mesi. Fondatore dell’Agenzia d’informazione “Novyi Region, e’ stato trovato a casa, a Kiev, con un proiettile conficcato in testa..Le autorità promettono di fare luce sull’inquietante omicidio e punire i colpevoli. Il tema dei reporter uccisi, sia in Russia che in Ucraina, non è nuovo, la catena dei delitti è lunga. A inaugurare la tragica processione di lutti nel territorio post-sovietico e’ stata la collega Anna Politkovskaja, pianta in ogni angolo del pianeta, tranne che in Patria. Poi, tanti altri magari meno famosi, ma non per questo meno determinati nel perseguire la verità. La guerra in Ucraina, che ha tragicamente diviso due popoli, ha aggiunto nuove vittime nell’elenco dei caduti. Uno dei primi, Andrej Mironov Ricordo, con commozione, una lunga passeggiata per le strade di Roma con quel coraggioso difensore dei diritti umani. Parlavamo di Grozny, di un gruppo di ragazzini ceceni che sognava di andare a incontrare il presidente Putin per consegnarli un disegno di pace.. Divenne un servizio televisivo, lo realizzai per il TG3. Andrej rimase ucciso nel conflitto ucraino due anni fa mentre lavorava insieme al fotografo italiano Andy Rocchelli. Una guerra dimenticata quella in Ucraina, dimenticata dall’Occidente. Guerra che continua a mietere vittime tra giornalisti, fotografi e reporter. L’ultima vittima, Alexandr Shetinin, non era una persona facile. Un carattere burrascoso come i tempi che aveva vissuto. Da giovane un anti-sovietico convinto, divenuto nazionalista convinto, russo, per poi cambiare idea è schierasi con le idee di Maidan. Shetinin era un editore, la sua “Novyi Region” piaceva per le idee, per il modo nuovo di raccontare l’immenso spazio post-sovietico..Voleva “pezzi” freschi, vicende, racconti inediti. La sua agenzia è stata una delle prime testate on- line lette in Ucraina. Nell’ultima fase Shetinin critcava sempre di piu’ la politica russa in Ucraina. In cuor suo, attribuiva le difficoltà economiche di” Novyi Region” e il conflitto redazionale con le sedi russe dell’agenzia al difficile rapporto con Mosca. Gli investigatori ucraini promettono di andare fino in fondo in questo caso come in quello di Pavel Sheremet , giornalista saltato in aria, a luglio, sempre nella capitale ucraina, mentre saliva sull’auto appartenente all’editore di “Ukrajinska Pravda “, che qualcuno aveva imbottito di tritolo. Pavel, noto reporter investigativo, nato in Bielorussia, aveva subìto ogni tipo di pressione per la sua lotta contro l’autoritarsmo del presidente Lukashenko

Sheremet ha ricevuto diversi premi per il suo lavoro, tra cui, nel 1998, l’International Press Freedom Awards, primo premio per il giornalismo internazionale. Riconoscimento che Pavel non ha potuto ricevere di persona, vista la restrizione sui viaggi che il governo bielorusso gli aveva imposto. Pavel aveva tentato di lavorare anche per la tv russa, a Mosca, ma dovette dimettersi perche’ non condivideva la linea editoriale sul conflitto in Ucraina.
Oles’ Buzina, poi. Lui sulla guerra la pensava diversamente. Era filo-russo, fortemente convinto che Mosca e Kiev debbano ricucire i rapporti storici, ricominciare a parlarsi nonostante le scelte europeiste fatte dall’Ucraina. Buzina e’ stato ammazzato sotto il portone di casa, ad aprile. Un giorno prima , sempre nella capitale ucraina, un commando aveva ammazzato Sergej Sukhobok, titolare di un sito internet e di un piccolo giornale che contrasta la politica del governo e sostiene le ragioni della gente del Donbass ribelle.
Storie diverse, posizioni differenti con un denominatore comune: la voglia di raccontare la verità, di rischiare la vita per fare bene un mestiere scomodo, il giornalista. La strage di reporter e una guerra che sii continua a combattere e che non fa notizia. Riflettori spenti.


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