Xylella, giornalisti pugliesi insultati sui social

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Da mesi i giornalisti in Puglia sono oggetto di attacchi personali su Facebook da parte di numerosi ambientalisti che si definiscono componenti del “Popolo degli ulivi”, cioè del movimento di cittadini che si oppone allo sradicamento degli alberi imposto dalla Commissione europea per contenere il diffondersi del batterio della xylella fastidiosa.

Dalle minacce velate a quelle esplicite, da offese volgari a insulti sessisti, se le giornaliste sono donne: il “Popolo degli ulivi” contesta così, quotidianamente, gli articoli che trattano di xylella quando questi riportano opinioni di esperti, scienziati, politici, non condivise dagli ambientalisti.

Per il 24 gennaio “Il popolo degli ulivi” ha organizzato un boicottaggio di Nuovo quotidiano di Puglia e Gazzetta del Mezzogiorno, dichiarando che in quella data non compreranno i giornali, invitando, attraverso un manifesto diffuso su internet, tutti gli internauti a fare lo stesso. E aggiungendo: “E poi vedremo”.

Ha denunciato pubblicamente la gravità di quest’azione Marilù Mastrogiovanni (nella foto) che sulla pagina Facebook del libro-inchiesta “Xylella report” ha invitato tutti i colleghi a prendere le distanze, manifestando solidarietà alle redazioni delle due testate e lanciando la proposta di fare un dibattito aperto a tutti, anche al mondo della cittadinanza attiva, sull’importanza dell’informazione e della libertà d’informazione sui temi ambientali. Prontamente la giornalista è stata raggiunta da improperi e allusioni di ogni tipo, come da tempo le accade quando scrive di xylella.

“Da qui – scrive l’assemblea dei redattori di Quotidiano – il rischio che qualcuno, sentendosi coinvolto in un vortice di falsità e gratuite minacce, possa addirittura sentirsi autorizzato ad abbandonare il terreno delle parole per passare a qualcosa di ben più grave. Citiamo, a supporto di questo nostro timore, il contenuto di un post, registrato e fotografato, che alcuni mesi fa incitava a spiegare “a questi cretini” (i giornalisti di Quotidiano) “con le buone o con le cattive come stanno le cose”. Citiamo inoltre il caso di immagini dei giornalisti rubate sul web e associate a messaggi che incitano a dare non meglio precisate ritorsioni”.

Solidarietà è stata espressa da Assostampa e dall’Ordine dei giornalisti di Puglia, mentre il comitato di redazione delle due testate ha dichiarato di aver dato mandato ai legali per identificare e denunciare chi si cela dietro i numerosi profili facebook attraverso i quali è partito l’attacco alla stampa.


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