I compiti urgenti del governo

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Dopo la mezza crisi seguita al voto che rende ormai possibile- o addirittura probabile- la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore della repubblica ed elimina almeno dalla scena parlamentare(ma non ancora da quella politica,a quanto pare) l’uomo di Arcore, è ancora meno accettabile la permanenza della legislazione attuale sull’immigrazione in Italia:E non è un caso che Maurizio Lupi,considerato dai giornalisti del centro-destra o anche del Corriere della Sera ” si è fatto intervistare in televisione  da Maria Teresa Meli,firma appunto del quotidiano milanese,per porre un primo,piccolo argine al proposito- subito espresso dal capo del governo in carica Enrico Letta,-di abolire la cosiddetta legge Bossi-Fini-Giovanardi che riguarda gli immigrati ma anche chi usa stupefacenti,magari anche per uso medico e personale.

Il ministro Lupi portabandiera delle “colombe” nella nuova Forza Italia   ha difeso a tutto spiano le leggi perchè non ci fossero equivoci in un momento in cui i giornali e i canali televisivi più vicini (come sempre,con qualche eccezione) all’uomo di Arcore-come sempre esagerando-parlano di scontri all’interno del PDL tra “lealisti” e “governativi” tra cui paternamente sta intervenendo il Cavaliere per evitare che la nuova Forza Italia sta per incominciare il suo cammino.

Come se non fosse il profitto immediato o vicino  il dio più forte in questo momento nella nostra società contemporanea a livello mondiale  e non ci fosse la sicurezza- pressochè assoluta-che i seguaci di Berlusconi troveranno a breve un accordo per governare insieme fino alle prossime elezioni che, peraltro, saranno le uniche,ormai lo penso- in grado di archiviare le larghe intese.Una  condizione,naturalmente,che la gran parte degli elettori potenziali del partito democratico attende con ansia, per quanto si  constata  ogni giorno, per evitare una nuova edizione della coppia ormai litigiosa (proprio  sulle leggi sull’immigrazione  è stato comunicato proprio oggi sul tg neutrale della 7  tra Letta e Alfano).

Ma quanto durerà il governo è impossibile determinare, concorrendovi condizioni interne e internazionali e dunque è altrettanto impossibile prevedere a livello parlamentare quello che succederà nei prossimi mesi.Ma non c’è dubbio che chi si rifà ai principi costituzionali e delle leggi che non contrastano con quei principi non può avere dubbi sulla urgenza e necessità di archiviare quelle leggi ,tutte maturate e approvate durante la fase più intensa del ventennio berlusconiano, nel primo decennio del nuovo secolo quando la carriera dell’uomo di Arcore era al culmine  e nessuno,o quasi,avrebbe pensato che avrebbe potuto realizzarsi in pochi anni il suo tramonto giudiziario e politico.

Sarà capace l’attuale parlamento italiano di nominati eletto dopo la micidiale cura del governo Monti(che si guardò bene dall’abrogare le odiate leggi ad personam )avere la forza e la volontà di accantonare una legislazione arretrata e incivile di leggi sull’immigrazione come ha chiesto oggi il capo del governo Letta.E’ quello che sperano quegli italiani che amano la nostra carta fondamentale e chiedono che sia finalmente applicata nell’Italia repubblicana ed è quello che chiediamo al maggior partito del centro-sinistra prima delle prossime, decisive elezioni politiche che ci attendono non sappiamo quando ma certo-questo ormai lo si può prevedere-  non tra quattro o cinque anni.


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