“Tutto il paese, a partire dai massimi livelli istituzionali si sta interrogando su come evitare il ripetersi di episodi come quello di Padova dove una lite giudiziaria fra genitori è sfociata in una operazione di polizia che rischia di compromettere gravemente lo sviluppo e la serenità di un incolpevole minore”. Lo spiega il direttore di Raitre Antonio Di Bella al sito www.articolo21.org dopo il clamore sollevato dalla vicenda.
“La trasmissione di Raitre – prosegue Di Bella – ha sollevato un problema drammatico che non poteva essere nascosto o sottaciuto. Come sempre in questi casi il minore non e’ stato reso riconoscibile ne’ era possibile riconoscere, nelle immagini trasmesse dalla Rai, il volto degli agenti di polizia impegnati nell’operazione. Non si’ e fatto mai il nome delle persone coinvolte ne’ nominato il luogo dove si sono svolti i fatti”. “Federica Sciarelli, Stefano Coletta e tutta l’equipe di “Chi L’ha visto” – conclude Di Bella – hanno come sempre svolto il loro delicato lavoro con lo scrupolo e l’attenzione che un servizio pubblico deve sempre avere in queste vicende.