I confronti andrebbero varati con un calendario preventivo a cura delle emittenti

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La decisione dell’Agcom sui confronti televisivi, sulla base dei regolamenti approvati dalla Commissione parlamentare di vigilanza e dalla stessa Autorità, non era agevole. La scelta pare essere stata in NI tendente al NO, visto che una maggioranza ostile si è già espressa e sulla carta esiste. La legge 28 del 2000 (par condicio) era assai più semplice e la sua applicazione si è purtroppo riempita successivamente di “latinorum”. I confronti andrebbero varati con un calendario preventivo a cura delle emittenti e non sottoposti al giudizio dei diretti interessati o disinteressati. Del resto, il presidente dell’Agcom da tempo aveva segnalato l’urgenza di rimettere mano alla questione
PS: come prevedibile, non essendoci il numero sufficiente di adesioni, il duello televisivo da Vespa tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein non ci sarà. Non si sa cosa è più discutibile: l’ipotesi o il suo tramonto?


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