Il 3 dicembre a Latina una giornata dedicata a Mario Paciolla

0 0
Muri di gomma, omertà, tradimenti e promesse vane. Elementi che caratterizzano la cronaca di eventi tragici che, specie quando riguardano italiani scomparsi all’estero, hanno muri ancor più invalicabili.
Tristemente abbiamo imparato con Ilaria Alpi e Miran Hrovatin prima, Andy Rocchelli e Giulio Regeni poi, a comprendere come l’esercizio più frequente sia il tentativo di portare a sfinimento le famiglie, facendo scivolare le vicende pian piano nell’oblio silenziando anno dopo anno ogni velleità di verità e giustizia.
I tanto vituperati social offrono però la chance di condividere le istanze, di aggregare milioni di persone e sentirsi sostenuti, affiancati: la scorta mediatica che i cittadini offrono alle Famiglie Alpi, Rocchelli, Regeni e Paciolla è commovente, travolgente. Una marea instancabile che da anni lotta contro le richieste di archiviazione, l’oblio, la minimizzazione.
A Latina Articolo 21, MAD e FNSI, sotto l’egida del Comune,   la scorsa primavera è stato inaugurato il percorso  “Tracce di libertà di espressione”, per ricordare i giornalisti  uccisi nell’esercizio del loro lavoro, e le vittime civili in attesa di giustizia. La prima tappa del percorso è stata dedicata a Peppino Impastato con una panchina bianca e un murale.
E così il 3 Dicembre, grazie alla sensibilità del Commissario Prefettizio Carmine Valente e alla Sub Commissaria Monica Perna, si terrà nella Sala De Pasquale del Comune di Latina un convegno sui diritti umani organizzato da Graziella Di Mambro di Articolo 21, con l’Associazione Culturale Noi Latina Coraggiosa, FNSI e Mad, con un focus sulla vicenda di Mario Paciolla.
Mario era un operatore dell’Onu, ucciso il 15 Luglio 2020  in circostanze misteriose durante la sua missione in Colombia.
La tragica fine di Mario ha come protagonisti politici e poliziotti corrotti, operatori Onu omertosi, silenzi e bugie.
La Procura di Roma nel frattempo ha chiesto l’archiviazione del caso e noi no, non archiviamo.
Ospiteremo quindi i genitori di Mario, i signori Anna Motta e Giuseppe Paciolla, con l’avvocato Alessandra Ballerini – alfiere dei diritti umani – che racconteranno Mario ai cittadini di Latina e in particolare agli studenti che saranno presenti.
Desirée Klain, responsabile  di Articolo 21 Campania e direttrice artistica del Festival Internazionale del Giornalismo Civile “Imbavagliati”, presenterà il documentario “Come fuoco” di Valerio Bruner e Salvatore De Chiara.
Latina Città dei Diritti. Perché lo spunto e l’auspicio di questa denominazione vengano colti e realizzati dalla società civile di questa città, insieme a Istituzioni e forze politiche. Partiamo dalle battaglie sociali e civili per difendere la memoria degli eroi del nostro tempo perché le perdite delle loro vite non siano perdita irrimediabile della nostra umanità.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21