Cura del vero è cura della democrazia

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Per la mia generazione leggere nel “Libro del riso e dell’oblio” di Kundera che «la lotta dell’uomo contro il potere è la lotta della memoria contro l’oblio» e nelle pagine successive che la lotta contro la memoria è lotta contro la verità, ci sembrò un principio normale che avrebbe dovuto essere alla base di una professione come quella del giornalista e del comunicatore in genere.

Raccontare la verità, tenere viva la memoria. Quasi banale. E invece…

E invece oggi, con grande intuizione, dedichiamo i venti anni di Articolo 21 ad una iniziativa di enorme importanza sulla “cura del vero”, ciò che gran parte del mondo della comunicazione contemporanea ha scordato ma per tanti di noi è rimasto il caposaldo del nostro agire professionale e personale.

La scelta dei temi e dei partecipanti ci fa capire che di questi lavori dovranno restare ben presenti gli insegnamenti dentro e fuori dalla nostra professione. Soprattutto affinchè siano portati in tutte le scuole di giornalismo, nelle scuole in generale, nelle università, nei corsi di formazione, a contrapporsi alla tendenza dominante dell’oggi. Notizie false ovunque, su tutti i media, ad ogni ora del giorno e della notte, analisi sbagliate, contraddizioni, racconti ricostruiti ad arte osemplicemente ricostruiti male per ignoranza, forse la guerra in Ucraina ha fatto emergere il fenomeno in modo più evidente, ma da alcuni anni è così forte questo problema che a volte ci ha dato l’impressione di poter realmente sovvertire i valori e la verità dei fatti.

Aver cura del vero è per tanti giornalisti un rischio anche della vita: ne sono caduti tanti, altri vivono sotto scorta, altri sono perseguitati giudiziariamente, in un paese in cui non si riesce neppure a fare un passo avanti sulle querele temerarie. E davanti a noi abbiamo tempi peggiori.

Dobbiamo attrezzarci e accarezzare le nostre coscienze perché rimangano forti e sicure. Dobbiamo passare questi messaggi ai giovani, fino allo sfinimento.

L’iniziativa di Castiglioncello è uno spartiacque e tale lo dobbiamo far essere, perché solo il racconto del vero salverà non tanto e non solo i nostri mestieri, ma la democrazia di cui purtroppo oggi l’Italia, e il mondo intero, appaiono sempre più poveri


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