Le coordinate di Napoli per i missili. Lo striscione razzista dei tifosi veronesi è un gesto inqualificabile (ma non una novità)

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Questa volta si può dire: il calcio non c’entra assolutamente nulla. E nemmeno il tifo. Quanto accaduto a Verona è una storia di razzismo. Uno striscione incredibile è apparso nella notte nei pressi del Bentegodi, con tanto di firma, per vantarsi del gesto: “Curva Sud Hellas Verona”. Si tratta della frangia estrema del tifo gialloblù. Sullo striscione appaiono le bandiere di Russia e Ucraina e poi una serie di numeri che rappresentano le coordinate di Napoli, chiaro riferimento a un luogo da bombardare. L’episodio è avvenuto a poche ore dalla partita tra Hellas e la squadra di Spalletti. Gli ultrà veronesi non sono nuovi a questo tipo di azioni, a maggio scorso era comparso un altro striscione, con la scritta “Napoli luame”, ovvero “Napoli letame”. Molte le reazioni e i commenti di condanna in un momento peraltro così delicato per la guerra in essere. Tra gli altri, val la pena ricordare quanto ha scritto sul suo profilo social Maurizio De Giovanni, autore napoletano di molti libri di successo: “Il raffinato, intelligente e geografico striscione della curva veronese, che dà ai missili russo ucraini la corretta localizzazione dell’obiettivo. Per chi non lo sapesse, sono le coordinate della mia città. Sempre ammirevolmente pronti a cogliere elementi di stretta attualità per rinnovare la propria profonda idiozia razzista. Solo per farci capire, con un plastico esempio, a che punto può arrivare l’imbecillità (sub) umana, e come, in un cervello troppo angusto possano mescolarsi cose molto serie e fesserie”.


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