Turchia, torna libero lo scrittore Ahmet Altan dopo 4 anni e mezzo di carcere

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Ahmet Altan è finalmente libero. Dopo quattro anni e mezzo di ingiusta detenzione l’editorialista e scrittore turco è potuto tornare dalla sua famiglia. Nella serata di oggi i figli Kerem e Senem lo hanno atteso fuori dal carcere e lo hanno riabbracciato per poi accompagnato a casa nel quartiere di Kadikoy a Istanbul.
La Corte Suprema d’appello della
Turchia ha ordinato il rilascio di Altan, revocando la sua condanna per terrorismo e motivando la sentenza citando gli anni di
custodia cautelare già scontati dal giornalista. Altan ha così potuto lasciare la prigione di massima sicurezza di Silivri di  Istanbul, dove era detenuto dal 2016.
Il verdetto arriva il giorno dopo che la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva stabilito che la detenzione preventiva di Altan era
basata su elementi insufficienti a provare un legame con chi ha organizzato il tentativo di colpo di Stato nel luglio del 2016, e ha
condannato la Turchia per violazione del diritto alla sua libertà di  espressione
La Corte europea ha dunque riconosciuto quella che si era configurata da subito come una vera e propria persecuzione da parte delle autorità di Ankara a causa di un suo presunto coinvolgimento nel fallito colpo di Stato del 2016.
“Non c’è alcuna prova che le azioni” di Altan “fossero parte di un piano per rovesciare il governo turco”, hanno detto i giudici
della Corte che hanno anche rilevato violazioni nelle disposizioni previste dalla Convenzione europea dei diritti
dell’uomo sulla liberta’ di espressione.
La Corte per i diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa ha accolto la richiesta del’avvocato di Altan, Figen Calikusu, che aveva presentato un ricorso a fine 2019, condannando Ankara al pagamento di un risarcimento di 16 mila euro nei confronti del giornalista, ma ha rigettato la tesi di una carcerazione a sfondo politico.
Altan era stato condannato a 10 anni di carcere, mentre 8 anni e 9 mesi erano stati inflitti alla collega e noto volto televisivo
Nazli Ilicak. Le condanne erano state chieste dal pubblico ministero, che aveva chiesto la fine del processo per il fratello di Ahmet Altan, l’economista e accademico Mehmet, gia’ libero da giugno 2018. Richieste formulate in un secondo processo che ha avuto luogo nel 2019, dopo che la sentenza di
condanna all’ergastolo emessa nei confronti dei 3 nel marzo 2018era stata rovesciata dalla suprema corte d’appello turca a luglio.
I tre erano finiti sul banco degli imputati con l’accusa di essere affiliati alla rete golpista di Fetullah Gulen, ritenuto la mente del tentato golpe del 15 luglio 2016 e di aver utilizzato una trasmissione televisiva per anticipare il golpe.
La Corte Suprema d’appello turca, con una sentenza separata, ha annullato anche la condanna per terrorismo contro Nazli Ilicak, condannato all’ergastolo nel 2018  insieme ad Altan per ”tentativo di rovesciare l’ordine
costituzionale”.
Noti oppositori e critici del presidente turco Recep Tayyip Erdogan,  sono stati accusati di sostenere il movimento fondato da Fethullah Gulen, che Ankara considera un’organizzazione terroristica e  responsabili del tentato golpe di cinque anni fa.
Moggi la liberazione di Altan e una buona notizia anche per tutti loro.

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