Stiamo tornando sul monte Tajgeto

0 0

Mentre si spara sui bambini profughi siriani di Idlib in Italia i giovani non seguono nessuna delle nuove regole giustamente imposte per uscire da una emergenza sanitaria senza precedenti che potrebbe diventare una catastrofe umanitaria simile a quella dei profughi e dei migranti.
Il mondo si è rivoltato. Stiamo tornando ai tempi in cui gli spartani gettavano i bambini deformi e gli storpi dal monte Taigeto perché inutili per quella società guerriera. Profughi affamati e bambini denutriti non servono, come si pensa che se un virus uccide gli anziani o i già malati non sia poi così grave.
Dopo gli interventi degli ultimi giorni solo un terzo degli under 40 ha cambiato anche solo in parte il proprio stile di vita, se non nelle zone rosse dove era tecnicamente impossibile sottrarsi alle regole. E’ un dato gravissimo, che tutti gli scienziati più avveduti – che per me significa quelli che dall’inizio dell’epidemia cinese hanno sempre detto cose coerenti – ritengono un ostacolo enorme alla sola strategia possibile in questo momento, il contenimento della diffusione del coronavirus.
I dati diffusi dai sondaggisti parlano chiaro: l’85% dei giovani in età scolare e universitaria è informata del virus, anche perchè hanno chiuso scuole e atenei, ma solo poco più del 30% dichiara di attenersi alle indicazioni di comportamento e di astenersi dalla vita sociale. E sapete perché? Perché solo il 25% crede di poter essere infettato, dal momento che è passato il messaggio che questa malattia uccide gli anziani per di più non in buona salute. E dunque qual è il problema?
Una apocalittica strada verso la selezione naturale della specie, basata su una non cultura dell’altro, sul disinteresse per tutto ciò che esce dal tuo piccolo orto dove ti senti sicuro, una dimostrazione abominevole di indifferenza e di irresponsabilità. Adesso che ha parlato il presidente Mattarella, papa Francesco ha fatto l’angelus in streaming, a cosa altro possiamo ricorrere perché queste generazioni capiscano che una tragedia come il coronavirus riguarda tutti, nessuno escluso? Cosa possiamo fare per fargli capire di restare umani?


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21