Giornalisti minacciati da Bija, solidarietà della Federazione della Stampa e Alg

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“I comportamenti intimidatori di chi, con le velate minacce sui social, tenta di zittire i giornalisti, vanno condannati senza indugio. E le autorità debbono subito intervenire per verificare ogni ipotesi di reato ed eventualmente avviare un’inchiesta”. La Federazione della Stampa Italiana e l’Associazione Lombarda dei Giornalisti esprimono così solidarietà ai colleghi Nello Scavo, inviato di Avvenire, e Nancy Porsia, giovane freelance, dopo che Abd al-Rahaman al-Milad, il “comandante Bija”  che l’Onu accusa di essere un signore della guerra tra i principali boss del traffico di esseri umani, ha pubblicato sui social messaggi ambigui e accuse con riferimenti anche a situazioni familiari e personali riguardanti i due giornalisti. Una risposta che sa di “avvertimento”, quella di Bija,  e che fa seguito alle inchieste recentenente pubblicate da Scavo e Porsia.
 “I giornalisti che illuminano le vicende più drammatiche non saranno mai lasciati soli. Specialmente quando diventano palesi le minacce e le ritorsioni di chi vuole metterli a tacere – commentano i presidenti di Fnsi e Alg, Beppe Giulietti e Paolo Perucchini -. Sosterremo i colleghi Scavo e Porsia in tutte le iniziative che vorranno assumere in questa delicata vicenda”.

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