Ostia, murale censurato dal 5S: lettera di #Noi a Miur, Campidoglio, Regione e Atac

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Non si ferma la battaglia contro la censura a 5Stelle al murale col volto della cronista Federica Angeli della stazione Lido Nord, a Ostia. Soprattutto dopo che Debora Attanasio, colei che ha lanciato la petizione online per il ripristino del volto della cronista di Repubblica, ha trovato i fili dei freni della sua auto tranciati. Un attentato gravissimo per cui chiediamo indagini lampo. Massimiliano Vender, presidente dell’Associazione Antimafia Noi, ha quindi deciso di interpellare direttamente il MIUR, l’azienda romana di trasporti, il Comune di Roma e la Regione Lazio.

“Il murale avrebbe dovuto rappresentare volti di personaggi emblematici del territorio lidense, insieme a volti di donne e uomini impegnati nella lotta alla mafia, volti scelti da mille studenti di dieci istituti scolastici che hanno partecipato al progetto legalità, finanziato dal Miur. Il X Municipio ha fatto però un distinguo, ci sono volti e volti. Ci sono volti di persone morte che non disturbano i precari equilibri politici lidensi e altri “in vita” che danno fastidio alla mafia e a Casapound e quindi sono divisivi. Il volto della giornalista di Repubblica Federica Angeli a Ostia, territorio in cui vive sotto scorta perché ha denunciato i clan lidensi, è il vero volto “divisivo” per la giunta dei 5Stelle sollecitata da Casapound.”

Così, nelle missive Massimiliano Vender, che rivolgendosi all’assessore e ai dirigenti dei dipartimenti coinvolti prosegue. “Il X Municipio per gestire la “crisi” e mantenere gli equilibri “divisi” sul territorio, invece che banalmente togliere il patrocinio al progetto, decide di far “oscurare” i volti dei vivi con del fogliame. “Oscurare e non censurare” tengono a precisare dal X Municipio, ignorando completamente che il messaggio che hanno lasciato passare ai cittadini e ai ragazzi è che per essere un esempio di legalità e lotta alla mafia devi essere semplicemente morto.”

Il presidente di #Noi, ha poi spiegato che, l’amministrazione a 5 stelle, in un primo momento, aveva proposto di trovare una location diversa per i volti censurati, a spese del municipio, salvo poi tirarsi indietro affermando di aver ritirato il patrocinio, e di non avere più competenza nella questione. Se la prima ipotesi era da considerarsi un insulto ai ragazzi che avevano scelto quei volti, l’atteggiamento successivo è riuscito a peggiorare la posizione del municipio.

“Per questo, essendo in vostro potere farlo, vi chiedo di impegnarci tutti nel restituire dignità alla pubblica amministrazione, alla politica e al nostro territorio. Impegnarci nel consegnare una speranza a tutti coloro  che credono nella libertà, nella legalità e nella democrazia. Impegniamoci quindi, a riconsegnare all’opera artistica la sua ragione di esistere autorizzandone il ripristino esattamente come pensata inizialmente, prima cioè dell’intervento coercitivo del municipio.” Conclude Massimiliano Vender.


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