Nigeriano aggredito, presi gli autori. E sui social commenti razzisti

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Nel giro di poche ore sono stati individuati gli autori del pestaggio avvenuto ad Anzio  sabato 21 settembre, in pieno centro, senza alcun motivo finora accertato, se non quello razziale. Una storia dai contorni brutali che riguardano l’aggressione e pure ciò che è accaduto dopo. Gli autori dell’incredibile episodio, che purtroppo non è il primo nel Lazio, sono un diciottenne, individuato e arrestato dai carabinieri, e un minorenne, denunciato proprio in considerazione dell’età. I due rispondono per ora di lesioni personali e la Procura sta valutando l’aggravante dell’aver agito per odio razziale, poiché la vittima è un nigeriano, un giovane ospite di una struttura di accoglienza del posto, che quel pomeriggio ha avuto la sfortuna di passare nei pressi di un parcheggio della cittadina sul litorale romano. Lì è stato aggredito dai due italiani e picchiato con dei bastoni, il giovane richiedente asilo ha cercato di fuggire in direzione della stazione ferroviaria ma è stato inseguito, raggiunto dai due e colpito ancora a bastonate. Per ora non viene contestata la premeditazione ma gli autori del gesto dovranno comunque spiegare come mai si trovassero nel parcheggio già armati di bastone e dunque pronti a colpire.

Ciò che è accaduto nelle ore immediatamente successive è, se possibile, ancora più incredibile. La notizia diffusa su tutti i social e i siti locali è stata commentata con riprovevoli post razzisti, del tipo: “ben gli sta”, “ora se la prendono con i due italiani, ma se fosse accaduto il contrario  nessuno avrebbe detto nulla”, “se stava a casa sua non succedeva” , “vale per tutti quelli che rubano, aggrediscono e violentano noi in Italia”. Su questa appendice della storia non si escludono ulteriori indagini della polizia postale. Ma il tenore di quei commenti resta un brutto segnale. Il giovane migrante intanto è stato soccorso e dimesso con una prognosi di alcuni giorni mentre ancora non si conosce quale sarà la versione degli indagati, ossia se ammetteranno mai di aver agito da razzisti o se invocheranno una qualche lite, cui, però, nessuno ha assistito.


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