“Che non si perda la compassione”. 1° febbraio alla Fnsi (le prime adesioni)

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“Mi preoccupa molto come la compassione abbia perso la sua centralità nella Chiesa. Anche gruppi cattolici l’hanno persa- o la stanno perdendo, per non essere pessimisti. Anche nei mezzi di comunicazione cattolici la compassione non c’è. C’è lo scisma, la condanna, la cattiveria, l’accanimento, la sopravvalutazione di sé, la denuncia dell’eresia… Che non si perda nella nostra Chiesa la compassione.” Queste parole pronunciate a Panama da Papa Francesco dimostrano tutta la gravità del momento, essendo riferibili non certo soltanto agli ambienti cattolici cui si è riferito il Papa, e la centralità per tutti gli operatori dell’informazione del messaggio per le comunicazioni sociali diramato dalla Sala Stampa Vaticana il 24 gennaio scorso, nel quale si afferma: “ Come cristiani ci riconosciamo tutti membra dell’unico corpo di cui Cristo è il capo. Questo ci aiuta a non vedere le persone come potenziali concorrenti, ma a considerare anche i nemici come persone. Non c’è più bisogno dell’avversario per auto-definirsi, perché lo sguardo di inclusione che impariamo da Cristo ci fa scoprire l’alterità in modo nuovo, come parte integrante e condizione della relazione e della prossimità.” Dio, prosegue il messaggio, non è Solitudine, bensì è l’opposto, è Comunione; “è Amore, e perciò comunicazione, perché l’amore sempre comunica, anzi comunica sé stesso per incontrare l’altro. Per comunicare con noi e per comunicarsi a noi Dio si adatta al nostro linguaggio, stabilendo nella storia un vero e proprio dialogo con l’umanità (cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Dei Verbum, 2).”

Il senso complessivo di questo messaggio interamente dedicato alla rete, web e social media, ricordando però che la prima rete è stata la Chiesa, interpreterà potenzialità e sfide della comunicazione d’oggi e sarà spiegato venerdì 1 febbraio alle 17,30 dal direttore della Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, alla Federazione Nazionale della Stampa Italia (Corso Vittorio Emanuele 349, ROMA)  per poi interloquirne con alcuni esponenti del giornalismo italiano.

Per aderire inviare una mail a redazione@articolo21.info

Hanno già aderito, oltre al presidente e al segretario della FNSI Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso e dell’Ucsi, Vania De Luca e Maurizio Di Schino, Guido D’Ubaldo, segretario dell’Ordine dei giornalisti, Paola Spadari, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai, gli animatori di Articolo 21, Paolo Borrometi,  Elisa Marincola,  Stefano Corradino, Barbara Scaramucci e  Antonella Napoli, Maria Lepri dell’Odg del Lazio, le giornaliste minacciate Federica Angeli e Graziella Di Mambro e

Federica Angeli
Lucia Annunziata
Iacopo Augenti

Alberto Bobbio
Iside Castagnola
Gianfranco Cattai

Sergio Centofanti
Angelo Chiorazzo
Fabio Colagrande
Valeria Covato
Massimiliano Coccia
Luciano Cozzolino
Laura De Luca
Antonio Di Bella
Emma d’Aquino
Marco Damilano
Piero Damosso
Maurizio Di Schino

Enzo Fortunato
Tiziana Ferrario
Fausto Gasparroni
Giulio Gambino
Raffaele Genah
Alma Grandin
Désirée Klein
Alessandro Iacovitti

Luca Liverani
Sara Lucaroni
Riccardo Magnanelli

Luca Mazzà
Vittorio Morgante
Roberto Natale

Giuseppina Paterniti
Camillo Ripamonti
Vittorio Roidi
Paolo Rodari
Pino Scaccia

Anna Scalfati
Iacopo Scaramuzzi
Nello Scavo
Marino Sinibaldi
Antonio Spadaro
Annachiara Valle
Paola Venanzi
Laura Viggiano
Vincenzo Vita

Per chi voglia partecipare all’incontro è possibile iscriversi per i crediti formativi sulla piattaforma SIGEF.


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