Siria, ore, giorni, anni drammatici. Iacomini (Unicef), “inviamo un messaggio di pace ai bambini siriani”

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“Sono ore drammatiche per la Siria. Ore che si sommano ai giorni, ai mesi ed agli anni di un conflitto senza precedenti che colpisce oltre 12 milioni di persone innocenti, di cui la metà bambini, all’interno del Paese e che ha prodotto un “movimento umano” di quasi 4 milioni di persone costrette a rifugiarsi nei paesi vicini” Lo dichiara Andrea Iacomini Portavoce dell’UNICEF Italia “La popolazione siriana da 5 anni subisce ogni tipo di atrocità. L’arrivo di Isis rappresenta solo l’ultima, in termini temporali, di una serie impressionante di azioni criminali di ogni tipo e da ogni parte. I bambini di Homs, Aleppo, Yarmouk e di tante altre città, quelli ancora vivi, duole sottolinearlo, continuano ad assistere e a subire violenze, sono malnutriti, nel migliore dei casi mangiano radici e carcasse di animali. Tutto questo è intollerabile sebbene come UNICEF attraverso il nostro staff stiamo facendo il possibile per aiutarli laddove è possibile arrivare e la situazione umanitaria lo consente” prosegue “Voglio allora lanciare l’ennesimo appello. La prossima settimana, il 30 maggio, partirà una missione dell’UNICEF Italia alla volta della Giordania presso i campi profughi di Azraq e Zaatari che ospitano migliaia di famiglie e bimbi siriani. Proprio in occasione di questo viaggio ed alla luce della situazione di Palmira, con l’hastag #UnMessaggioDiPace sui social o scrivendo una mail a portavoce@unicef.it invito tutti i cittadini italiani ad inviare un messaggio, dedicare un pensiero, una riflessione ai bambini siriani rifugiati che poi recapiterò personalmente durante la missione. Un piccolo ma significativo gesto per sentirsi vicini ad un popolo stremato da una guerra ingiusta”.

Per aderire alla campagna si può inviare il proprio pensiero a portavoce@unicef.it con il titolo #UnMessaggioDiPace oppure scrivere un tweet, postare un commento su Facebook, Instagram o su altri social sempre con lo stesso hastag


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