Siamo al 57° posto al mondo come libertà di informazione.
Con questa campagna chiediamo una svolta; una RAI SENZA IL CONTROLLO DEI PARTITI E DEL GOVERNO e una riforma che garantisca la libertà e il pluralismo dell’informazione con una netta e chiara separazione tra l’esercizio del potere politico e la proprietà o la capacità di influenzare i media. Chiediamo inoltre che vengano fissati i limiti di concentrazione che un’unica società dei media sia autorizzata a controllare in uno o più mercati rilevanti.
Stiamo indicando una nuova strada prendendo ad esempio i modelli di gestione più avanzati in Europa, e proponiamo in 5 punti una riforma della RAI che assicuri non solo la necessaria efficienza aziendale, ma anche l’assoluta indipendenza editoriale del servizio pubblico:
1. Superando l’anomalia per la quale l’azionista del servizio pubblico è il Ministero dell’Economia.
2. Sostituendo la Commissione parlamentare di Vigilanza Rai con un nuovo Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, i cui membri dovrebbero essere in maggioranza nominati dalla società civile, e che ogni organismo di nomina e di gestione abbia una composizione di genere paritaria.
3. Affidando al Consiglio per le Comunicazioni audiovisive il potere di nomina dei vertici della concessionaria del servizio pubblico (il CdA Rai), selezionati in base a criteri di professionalità, competenza nel campo radiotelevisivo ed indipendenza.
4. Il Consiglio nomina altresì i componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, assicurando, anche in questo caso, i criteri della selezione trasparente, dell’indipendenza e del massimo di qualificazione.
5. Il Consiglio si pone al servizio degli utenti Rai, facilitando modalità interrattive di controllo e di valutazione e garantendo ai cittadini un uso consapevole ed attivo di tutti i media gestiti dal servizio pubblico.
Firma la petizione su Change.org
MoveOn Italia
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Hanno aderito alla Riforma:
Articolo 21, Usigrai, Fnsi, Libera dalle mafie di Don Ciotti, Libertà e Giustizia, A Sud, “GIULIA” Giornaliste Unite Libere Autonome, Rete Viola, Liberacittadinanza, IndigneRai, Il Popolo Viola, TILT, Alternativa, Il Teatro Valle Occupato, Errori di Stampa, Il Comitato del Sole, Libertà e partecipazione, European Alternatives, Tavola della Pace, I cittadini contro le mafie e la corruzione, Rivista “Confronti”, La Rete 2018, LogOut lab, magazine women in the city, Gruppo Nazionale della Rete per la rivoluzione Gentile, Assoprovider, Tana de Zulueta, Sandra Bonsanti (Libertà e Giustizia), Moni Ovadia, Loris Mazzetti (“Vieni via con me” – Che tempo che fa”), Giulio Cavalli, Giovanni Valentini (La Repubblica), Gianni Minà, Marco Mele (Il Sole 24 Ore), Ugo Mattei (“Beni Comuni”), Alessandra Mancuso (portavoce “GIULIA” Giornaliste Unite Libere Autonome), Roberto Zaccaria, Flavio Lotti (Tavola della Pace), Corrado Guzzanti, Francesca Fornario, Giuseppe Giulietti (Articolo 21) Alessandro Gilioli, Carlo Freccero, Lidia Ravera, Corradino Mineo, Oliviero Beha, Gianfranco Mascia, Lorella Zanardo (autrice de “Il corpo delle donne”), Sabina Guzzanti, Giulia Innocenzi, Udo Gumpel, Giovanni Anversa (RaiTre “Racconti di vita”), Paul Ginsborg, Michele Gambino, Roberto Natale, Massimo Marnetto (Libertà e Giustizia), Arturo di Corinto, Rossana Casale, Santo Della Volpe (Libera), Franco La Torre, Silvia Bencivelli, Nicola D’Angelo, Guido Scorza, Maria Luisa Busi, Tiziana Ferrario, Luca Borgomeo, Nino Criscenti, Wolfgang Achtner, Carmine Fotia, Carlo Tecce (Il Fatto Quotidiano), Vittoria Iacovella, Giuseppe De Marzo (Alba – A sud), Fabrizio Federici (Ansa), Sergio Bellucci, Gianni Orlandi, Giulietto Chiesa, Simona Coppini, Federico Lunadei, Grazia Di Michele, Simona Sala (Tg1), Giuliana Sgrena, Antonella Martone, Giovanni Mangano, Lorenzo Marsili (European Alternatives), Carlo Verna (UsigRai), Antonio Turri ( I cittadini contro le mafie e la corruzione), Renato Nicolini, Marino Sinibaldi, Nino Criscenti, Anna Maria Polidori, Michele Conforti, Gian Mario Gillio (“Confronti”), Claudio Lazzaro, Massimo Sani, Leandro Piccioni, Renzo Santelli (Fnsi), Giovanbattista Frontera (Assoprovider), Alberto Lucarelli, Giorgio Balzoni (Tg1), Daniela de Robert (Tg2), Piero Badaloni, Ignazio Marino, Claudio Fava, Giuseppe Civati, Flavia Perina Sandro Gozi, Luigi De Magistris, Dario Franceschini, Gennaro Migliore, Nichi Vendola, Vincenzo Vita, Carlo Rognoni, Antonello Falomi, Fabio Granata, Furio Colombo, Giorgio Merlo, Niccolò Rinaldi, Angelo Bonelli, Leoluca Orlando, Antonio Ingroia, Antonio Di Pietro