Niente più compromessi

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Dal duopolio delle frequenze al duopolio della par condicio, questo il quadro sconcertante offerto dal sistema televisivo italiano nell’anno del Signore 2013. Duopolio informativo tutto interno alla Rai nella titanica lotta tra il Presidente del Consiglio uscente e l’ex Presidente del Consiglio, condita dai toni forti della campagna elettorale ma anche da accordi di ferro nei corridoi. Ovviamente il concorrente privato fa storia a sé, infatti é tutto per uno! E il resto della truppa? In ordine sparso o troppo debole o peggio in atteggiamento collusivo (paradigmatico il caso del plauso, fin troppo sopra le righe, alle recenti nomine Rai). Invece di supportare la giusta irritazione dei consiglieri Tobagi e Colombo per le ultime vicende, taluni si sperticano in elogi mentre il martello della propaganda appiattisce le speranze di un facile trionfo. Il corso tecnico naufraga nel più trito condizionamento politico: tanto a te, tanto a me. L’altro, cioé il principale concorrente dei due, non solleva la questione, accontentandosi di qualche vagito di richiamo alla par condicio violata. Ma il principio è troppo importante perché lo si lasci in balia del terzetto (duetto più spalla). Per anni abbiamo denunciato nelle istituzioni nazionali ed internazionali lo scandalo dell’informazione italiana e lo strapotere del governo in Rai. Per anni abbiamo invocato rispetto delle regole, soprattutto nel periodo elettorale. Per anni abbiamo lanciato allarmi sul condizionamento del processo democratico da parte di un’informazione asservita al conflitto di interessi. Oggi siamo da capo. Ed allora, niente compromessi o da una parte o dall’altra. Spiegatelo per favore anche agli adulatori di provenienza esterna al duopolio.


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