Berlusconi e il piano per la Rai

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La Rai potrebbe fornire al pubblico un elenco completo dei programmi che “dovranno” ospitare Berlusconi?
Inutile fingere di non sapere che il cavaliere ha fatto sapere, in modo formale, in quali contenitori intenda essere ospitato, per quanto tempo e senza contraddittorio. Risponde o no al vero che abbia chiesto di andare subito a “Uno Mattina”? Sarà presente anche nell’area domenicale di Giletti? Quanti spazi gli saranno assicurati nelle trasmissioni sportive?

Non si tratta di facile ironia, ma di quanto dovrebbe accadere in esecuzione di un piano che è stato preparato con cura e che prevede la presenza di Berlusconi a tappeto nelle reti, nei contenitori, nei tg e nei gr del polo Raiset, ancora inteso come una realtà omogenea e coordinata da quella struttura della che tanti guasti ha già fatto dentro e fuori dalla Rai.

Il direttore generale della Rai, Gubitosi, ha invitato le strutture aziendali a non intasare di comizi gli appuntamenti festivi. Le disposizioni avranno valore da subito e per tutti?
Quale risposta sarà data agli ‘ordini’ di Berlusconi?
L’Autoritá di garanzia delle comunicazioni non ha nulla da dire, soprattutto per quanto riguarda la vergognosa sottovalutazione delle liste cosiddette minori ?

Bersani ha annunciato che in caso di sua vittoria, nei primi 100 giorni di governo, si procederà alla approvazione della legge sul conflitto di interessi. Ci fa piacere, ma nel frattempo la metastasi, colpevolmente non curata, continua ad operare e potrebbe procurare sorprese sgradite e sgradevoli. Se fossimo in Bersani e nei segretari di tutte le forze politiche non ‘berlusconizzate’ ci affretteremmo a concordare una posizione comune e a rappresentarla con la necessaria energia alle Autorità di controllo e di garanzia, magari prima del giorno delle elezioni…

da Il Fatto Quotidiano


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