Un genio non muore mai.

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Lunedì 6 agosto  alle 9.00 Camera ardente sala Protomoteca in Campidoglio a Roma.  La scomparsa di Renato Nicolini e’ una tragedia per la cultura italiana, e pure del villaggio globale, data la notorietà’ dell’ ‘Estate romana’. Ci ha preso in contropiede, un sabato caldo d’agosto, quando un fisico provato dal male che meno perdona ha cessato di vivere. Marilu’, Simone vi siamo vicini, ma sappiate che un ‘genio’ non muore mai. Assessore capo-scuola, parlamentare, militante e dirigente politico, professore, artista. Un vero straordinario intellettuale, nella visione più’ alta e bella del termine. Dopo la prima esperienza assessorile, negli anni  cupi del terrorismo e del rivolgimento dei primi anni ottanta, Nicolini riaccese la luce della speranza, illumino’ Roma, facendone davvero la capitale della cultura. Da allora niente rimase come prima, la politica culturale delle amministrazioni divenne cultura di massa. Festival, rassegne, attività’ anche specifiche furono plasmate secondo lo stile del capo-scuola. Ecco, un genio. Che rimpiangiamo gia’ da ora. L’ultimo incontro fu di recente, ad una delle assemblee del Teatro Valle, sui beni comuni. In fondo, Nicolini  di tale approccio giusto e post-liberista fu il vero anticipatore. 

(nella foto Renato Nicolini tiene lo striscione di Articolo21 durane il No B Day del 2009)


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