Giornalismo sotto attacco in Italia

Subito in piazza per Sigfrido Ranucci e per difendere l’articolo 21 della Costituzione

0 0

Le bombe notturne che hanno fatto saltare le auto di Sigfrido Ranucci e della figlia sono di gravità assoluta, un segnale da cogliere subito.
Il contesto è assi peggiore del testo: Sigfrido Ranucci e la sua trasmissione sono oggetto delle aggressioni della peggiore destra di governo europea, insieme a quella di Orban. Per informazioni chiedere anche a Roberto Saviano, minacciato e querelato per le sue inchieste sulla mafia e sulle connessioni con la politica. Contro Report è in atto una vera e propria persecuzione fatta di minacce, di avvertimenti, di tentativi di mettere sotto controllo la redazione, di spingere Sigfrido alle dimissioni, oppure di metterlo fuori e di accusarlo di avere tradito la Rai.

Dei mandanti e degli esecutori dell’attentato se ne occuperanno gli inquirenti, ma il clima creato contro Report ricorda le campagne di odio che precedettero l’editto bulgaro contro Biagi-Santoro-Luttazzi: dalla Bulgaria, siamo passati direttamente a Predappio. Se qualcuno volesse capirne di più vada a leggere i commenti di certi squadristi postati sui social e grondanti odio verso Ranucci. Quelli che chiedono solidarietà per la Meloni ad ogni aggettivo non gradito, oggi esprimono solidarietà ma non chiedono scusa, del resto sono i medesimi che hanno dato dei terroristi a milioni di italiani scesi in piazza per Gaza e per contestare il loro silenzio sul genocidio.

L’aggressione contro Sigfrido Ranucci riguarda l’articolo 21 della Costituzione, vogliono colpire chi ancora osa fare domande e inchieste, abrogare quel Media Freedom act approvato dall’Europa, già stracciato in Italia. Ci sono giornaliste e giornalisti che hanno più a cuore la presidente Meloni che la libertà di informazione, ma questa volta bisogna abbandonare tatticismi, opportunismi: bisogna scendere in piazza non solo per Sigfrido Ranucci, ma per noi stessi, per la Costituzione, per la libertà di tutte e di tutti. L’appello è rivolto a forze politiche, sociali, sindacali.

Non dimentichiamo mai che le mafie contano sulle indifferenze: prima ti diffamano, poi ti isolano, poi colpiscono. Bisogna reagire prima, come hanno ribadito ieri a Malta croniste e cronisti che ricordavano l’anniversario dell’assassinio di Daphne Caruana Galizia, fatta saltare in aria da una bomba, al termine di una campagna di delegittimazione condotta da mafia e politica corrotta.

Non lasciamo soli Sigfrido Ranucci, la sua famiglia, la redazione di Report, lanciamo il nostro #iostoconranucci, vediamoci il giorno 21 ottobre alle ore 17 insieme con quanti hanno davvero a cuore l’articolo 21 della Costituzione.
(Da Il Fatto)


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.