Oggi parliamo di guerra e media. Come in tutti i conflitti l’informazione gioca un ruolo fondamentale con il rischio che spesso possa essere un’arma di propaganda consapevole o meno in mano agli attori dello scenario bellico. Ci sono poi i tentativi di bavaglio o quei giornalisti nel mirino come le centinaia di reporter palestinesi uccisi a Gaza e non solo. Di questo anche si è parlato in una partecipata assemblea di Articolo 21 a Roma.
“Aderiremo a tutte le iniziative contro la guerra e il riarmo, presenteremo un esposto contro la mancata applicazione del Media Freedom Act, denunceremo Telemeloni che colpisce le trasmissione di inchiesta”, ha detto il presidente della Fnsi Beppe Giulietti. Il dibattito ha visto la partecipazione non solo di tanti giornalisti ma anche di studenti e parlamentari. Ascoltiamo Tiziana Ferrario e Sandro Ruotolo.
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La libertà di stampa tra guerre e bavagli: serve più coraggio per raccontare i conflitti