Resistere per informare, informare per resistere. Il messaggio scelto per la Festassemblea di Articolo 21 è stato recepito, condiviso da tanti giornalisti, realtà che si battono per i diritti civili, per la Costituzione dentro un’Italia che sta diventando irriconoscibile e dentro un sistema dell’informazione pubblica che rischia di essere annientato. Le voci della serata del 23 giugno sono state tantissime e hanno trasformato la Festassemblea in un presidio di resistenza. Per dire grazie a tutti ci vorrebbe un altro incontro ma noi, insieme a tutti coloro che erano presenti fisicamente e a quelli (tantissimi) che hanno seguito l’evento sui canali social di Articolo 21, che hanno condiviso i post, rilanciandoli e dunque sottoscrivendo lo spirito insito in questa iniziativa, abbiamo deciso che dal 23 giugno è già partita la “rete del pensiero critico“. L’idea del nostro coordinatore nazionale Giuseppe Giulietti non solo è condivisibile e già molto condivisa da tante realtà sociali, civili, sindacali, ma è un manifesto di un’altra idea del mondo dell’informazione e del rispetto della Costituzione, la casa dei diritti di tutti presa ultimamente a grandi picconate. Il 23 siamo stati insieme a molti compagni di viaggio per dire no a guerre (e per questo non l’abbiamo voluta definire festa, questo non è un tempo di feste), oscurità e oscurantismo, censure, bavagli. Insieme dalla parte della Costituzione antifascista, pacifista, antirazzista, fondata sulla divisione dei poteri. Siamo pronti per costituire una rete del pensiero critico. Primo passo la presentazione di un esposto contro il decreto sicurezza con la richiesta dell’immediato recepimento dell’European Media Freedom Act.
Moltissime le adesioni: Libera, Anm, Marcia Perugia Assisi, Rete No bavaglio, Anpi Roma, No Bavaglio, Rete dei costituzionalisti contro decreto sicurezza, Rete no dl Sicurezza, Italiani senza cittadinanza, Amici di Roberto Morrione, delegazioni di giornalisti da Iran, Palestina, Ucraina, Messico, Congo. E tante voci di giornalisti: Carlo Bartoli e Paola Spadari, presidente e segretaria del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Guido d’Ubaldo, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Alessandra Mancuso con i vertici di Controcorrente Lazio, Vittorio di Trapani, Presidente della Fnsi, e ancora Monica Guerritore, Lino Guanciale, Andrea Vianello, Roberto Zaccaria, Anna e Pino Paciolla, Antonio Musella, giornalisti della redazione di Fanpage, componenti dei cdr Rai, Marco Omizzolo Riccardo Cucchi, Laura Delli Colli, Fulvia Caprara, Tiziana Ferrario, Paolo Borrometti presidente della nostra associazione, Elisa Marincola, la nostra portavoce nazionale, Giuseppe Giulietti, coordinatore dei presidi di Articolo 21, Alessandra Trotta, padre Giulio Albanese, Walter Verini, Vincenzo Vita, Graziella Di Mambro, i nostri presidi territoriali con Desirée Klain, Gian Mario Gilio, Fabiana Pacella, Fabiana Martino, Giuliano Santelli, Alessandra Tarquini, Michele Cervo, Patrizia Migliozzi, Luca Perrino con il vicesindaco di Ronchi dei Legionari, la città che ha fatto della libertà di informazione un concetto plastico e visibile oltre che un’idea, Giulio Vasaturo, instancabile avvocato che difende i diritti dei giornalisti in ogni sede oltre che nelle aule di giustizia, Riccardo Maruotti, voce necessaria nella difesa dell’indipendenza della magistratura.
Per l’edizione della FestAssemblea 2025 all’unanimità il direttivo di Articolo 21 ha attribuito riconoscimenti a persone e comunità che si sono distinti per impegno in difesa dei diritti umani e civili nel solco della Costituzione antifascista.
Questi i premiati
Padre Giulio Albanese costruttore di ponti, da sempre impegnato per la pace, l’integrazione, per gli ultimi
Alessandra Trotta e alla Comunità che con la comunità valdese è preziosa compagna di cammino nella difesa della costituzione
Lino Guanciale per aver dato voce alla comunità degli artisti difendendo il pensiero critico
Antonio Musella di Fanpage che ha illuminato il caso di Mario Paciolla rinnovando la scorta mediatica alla famiglia Paciolla
Ali Rashid che ha difeso con passione i diritti del popolo palestinese
Giuliano Beretta, che ha impegnato una vita dalla parte dell’innovazione e del giornalismo investigativo
Rocco Maruotti dell’Associazione Nazionale Magistrati che ha difende ogni giorno l’autonomia della magistratura e la Costituzione
Gianluca Peciola, che difende lo spazio pubblico del confronto
Roberto Zaccaria e comunità dei costituzionalisti italiani che hanno contrastato il tentativo di indebolire le radici antifasciste della Costituzione
Moussa Mone per aver illuminato ciò che accade in Africa sfidando la repressione contro i giornalisti Marco Omizzolo per essere dalla parte degli ultimi da sempre
Movimento italiani senza cittadinanza per aver rappresentato una realtà ai più sconosciuta
Chiara Avesani e Matteo Delbò per il racconto di Gaza e perché continuano a fare luce sulle drammatiche condizioni della popolazione civile
Fondazione Piersanti Mattarella quale presidio di memoria e impegno civile
Samir Al Quaryouty che ha dato voce alla legittima lotta del popolo palestinese
Nino Lisi perché si batte per la Costituzione
Abbiamo già iniziato a pensare, condividere, costruire la rete del pensiero critico e insieme possiamo fare molto di più.
Sostienici e cammina insieme a noi
Iban per le iscrizioni ad Articolo 21 Liberi di….
IT19D0335901600100000106255
intestato a ASSOCIAZIONE ARTICOLO 21. LIBERI DI
La quota associativa è di 25 euro; per gli studenti di 10 euro
Sostenitori: donazione libera