Caso Paragon, ora l’Italia rischia multe. Conferme sullo spionaggio governativo contro due giornalisti

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Arriva un’altra conferma sul fatto che almeno due giornalisti italiani, entrambi di Fanpage, sono stati illecitamente spiati tramite un sistema dii cui possono disporre solo Governi. Il dato è emerso con ulteriore chiarezza durante l’ultima audizione presso la Commissione Libertà e Diritti Civili del Parlamento Europeo.
“L’Italia continua a mentire. – dice Sandro Ruotolo, eurodeputato del Partito Democratico e responsabile per informazione, cultura e memoria nella Segreteria Nazionale del PD – Durante l’audizione in Commissione Libertà Civili del Parlamento Europeo, abbiamo avuto conferma diretta da Citizen Lab che i giornalisti Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino sono stati entrambi presi di mira da uno spyware mercenario. E nel caso di Cancellato si tratta con certezza dello spyware Graphite, prodotto dalla società Paragon Solutions”. L’audizione si è avuta con John Scott-Railton (Citizen Lab), Helen Charles (META) e Audrius Perkauskas (Commissione europea), dedicata allo scandalo spyware e all’attuazione dell’articolo 4 del Media Freedom Act.
“Gli spyware mercenari – ha ricordato Scott-Railton – non si vendono al mercato nero, ma solo ai governi. È ora che chi ha responsabilità istituzionali dica la verità: o chiarisce che non è stato coinvolto, oppure riconosce ciò che ha fatto e si assume la responsabilità.”
“Sono in corso analisi anche sul telefono di Ciro Pellegrino, che solo recentemente ha scoperto l’intrusione. Intanto, il governo continua a tacere. Ma la verità sta emergendo: due giornalisti italiani sono stati spiati illegalmente, e non sono gli unici. Sono già centinaia le vittime europee”, ha aggiunto Ruotolo.
Cinque procure italiane stanno già indagando e l’eurodeputato ha ribadito la richiesta, avanzata  da 33 parlamentari, di istituire una Commissione d’inchiesta al Parlamento Europeo.
Durante l’audizione, Ruotolo ha chiesto alla Commissione europea quali strumenti abbia per intervenire. La risposta è stata: se verrà accertata una violazione del diritto dell’Unione, la Commissione potrà deferire il caso alla Corte di Giustizia e lo Stato membro potrà essere sanzionato, anche con multe pecuniarie.
“Ma quanto vale la libertà di stampa? –  si chiede Ruotolo – Siamo di fronte a una deriva pericolosa. Rischiamo di diventare cittadini a sovranità limitata, in un’Europa dove anche una telefonata può fare paura. Se la politica non interviene subito, a pagare sarà la nostra democrazia.”
(Nella foto Francesco Cancellato, uno dei giornalisti spiati nello scandalo Paragon)


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