Vietato parlare dei Verdini. Scandalo Anas, Salvini annuncia querele contro i giornalisti che ne hanno scritto

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Lo stesso giorno  in cui la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, per la prima volta, diserta la conferenza stampa di un Presidente del Consiglio per protestare contro il crescente bavaglio nei confronti dei giornalisti, accade che, di nuovo, un ministro in carica minacci querele contro i giornalisti. L’Italia è al primo posto in Europa per le azioni legali contro la stampa attuate dal membri del Governo in quella che appare a tutti in ambito Ue  come una ingerenza insostenibile sulla libertà d’informazione. Il dibattito su questo tema non ha scalfito lo stato delle cose. E infatti in queste ore il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato querele contro i giornalisti che hanno scritto dell’inchiesta che ha portato ai domiciliari il fratello della compagna, Tommaso Verdini, e vede indagato il padre, Denis Verdini per lo scandalo delle commesse Anas, società che dipende dal Ministero delle Infrastrutture. Inchiesta nella quale Salvini non risulta indagato, come peraltro specificato da tutti i reportage di cronaca su questa vicenda. Ciò nonostante ecco cosa dichiara: “Essere coinvolto a sproposito da qualche ‘giornalista’ in vicende di cui non so nulla, non è più tollerabile”. E’ quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenendo sulla vicenda delle commesse Anas in cui è coinvolto Tommaso Verdini, figlio dell’ex parlamentare Denis Verdini, indagato per corruzione e turbativa d’asta. L’indagine della procura di Roma riguarda presunti illeciti in commesse Anas, tra cui una da 180 milioni di euro per il risanamento di gallerie. Nel procedimento è iscritto anche Denis Verdini.
“Da oggi cominciano a partire le querele. – ha aggiunto Salvini – Ho l’onore e l’onere di prendermi responsabilità delicate, sempre in totale autonomia, nell’esclusivo interesse dell’Italia per promuovere lo sblocco, l’accelerazione e la progettazione di opere pubbliche ferme da anni, che cambieranno in meglio la vita degli italiani. Da oggi cominciano a partire querele, da parte mia e della mia compagna Francesca Verdini, come me coinvolta senza motivo in diversi articoli, con l’impegno a devolvere in beneficenza tutto quello che i calunniatori dovranno risarcire”.
Il Ministro non è nuovo a questo tipo di azioni. La querela più famosa è quella contro lo scrittore Roberto Saviano e tuttavia nel processo incardinato davanti al Tribunale di Roma la presunta parte offesa non si è mai presentata, tanto che si sono finora susseguiti una serie di rinvii.
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