I diritti non sono di destra o di sinistra. I diritti sono

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Patrocinio: sostegno da parte di un’istituzione pubblica. Gay Pride: manifestazione tesa a promuovere il diritto ad ogni orientamento sessuale. In fondo è semplice, molto semplice. Come dimostrano altre istituzioni italiane, Regioni e Comuni, e come dimostrano tante altre istituzioni europee, In Spagna, in Germania, ovunque.
Che senso ha ritirare il patrocinio al Gay Pride di Roma da parte della Regione Lazio? E’ una domanda legittima che ogni cittadino dovrebbe porsi. Perché i Pride sono manifestazioni aperte a tutti nelle quali la parola “orgoglio” sta ad indicare lotte decennali dopo secoli di oscurantismo, persecuzione e repressione nei confronti di chi manifestava un diverso orientamento sessuale rispetto a quello accettato dai codici imposti alla società. Orgoglio inteso come diritto ad essere ciò che si è. E lotta perché nessuno possa più essere perseguitato, insultato, offeso per il suo orientamento sessuale. Accettazione, ecco l’altra parola chiave. Accettazione di ciò che è nella realtà di donne e uomini. Anche auto-accettazione, come percorso che ogni persona ha diritto di intraprendere per sentirsi compiutamente realizzata. Con i colori, con l’allegria, con l’amore che contraddistingue ogni rapporto umano.
Questo è il Gay Pride. Una giornata, un mese in realtà, il mese di giugno, dedicati a un diritto umano e civile.
Perché un’istituzione dovrebbe ritrarsi, non essere al fianco dei suoi cittadini che rivendicano legittimi diritti? E’ incomprensibile. A meno che, dietro a questo salire sdegnosamente sulla torre eburnea del potere, non ci sia altro: paura, ignoranza, propaganda. Dopo aver parlato alla pancia dei propri elettori più conservatori e reazionari , dopo aver ostacolato l’allargamento delle tutele a chi non è etero, sembra quasi una presa di distanza tesa a non contraddire i più retrivi. Il problema è che, in democrazia, quando vinci un’elezione devi essere capace di trasformarti da attivista di partito a esponente delle istituzioni al servizio di tutti, non solo di chi ti ha votato.
Esercizio difficile evidentemente per Fratelli d’Italia e i loro alleati alla Regione Lazio. L’utero in affitto e la maternità surrogata non c’entrano nulla. Vi ricorrono pochissime coppie e in maggioranza etero. E’una giustificazione che non regge, è banale. Come banale è questa idea, giuridicamente balzana, del reato universale. Universale in un solo paese? Suvvia, serietà. Un tema sensibile, che riguarda tante donne e tanti uomini in ogni angolo del mondo, richiede serietà. Non propaganda.
Presidente Francesco Rocca, i diritti non sono di destra o di sinistra. I diritti sono. E il Gay Pride è nato per questo: per spazzare via secoli di arretramento e di ignoranza che hanno prodotto dolore. E morte, in troppi casi.
Non dovremmo dimenticarlo mai.


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