300mila firme per chiedere il rispetto dei diritti umani in Iran

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Dieci scatole di cartone contenti 300 mila firme per chiedere il rispetto dei diritti umani di quanti contestano il regime liberticida degli ayatollah deposte dinanzi all’ingresso dell’ambasciata dell’Iran in via Nomentana a Roma. E nessun funzionario della rappresentanza diplomatica si è fatto vivo.
E’ la metafora di quanto sta succedendo nel paese squassato da più di 3 mesi di proteste: un regime isolato, chiuso in sé stesso, sordo di fronte alla volontà popolare di fermare carcerazioni arbitrarie, torture e omicidi di stato.
Stamane le 300 mila firme raccolte dal quotidiano “La Stampa” sono state presentate dal direttore Massimo Giannini e da una delegazione di attivisti (tra cui Articolo 21 che ha aderito alla manifestazione) e da numerosi esponenti politici. Nessun rappresentante della maggioranza.
E’ stata l’occasione per chiedere alla stato italiano di adottare tutte le misure necessarie per fermare assassini di massa.


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