Promosso a ‘Generale di Brigata’ uno dei torturatori di Giulio Regeni

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Potrebbe essere stato “promosso al grado di Generale di Brigata” uno dei torturatori di Giulio Regeni, il ricercatore italiano morto al Cairo nel 2016.

E’ quanto emerge da una informativa del Ros trasmessa in Procura il31 marzo scorso e acquisita dal gup nel corso dell’udienzadell’11 aprile conclusasi con la sospensione del procedimento eil rinvio ad ottobre.  In base a quanto scrivono i carabinieri, che hanno cercato di risalire agli indirizzi di casa dei quattro 007 imputati a Roma anche attraverso account web, Uhsam Helmi sarebbe salito digrado e attualmente lavorerebbe presso l’ufficio “passaporti e immigrazione” e avrebbe  “avuto a che fare con la Suez Canal Authority”.

L’uomo, infatti, in una foto presente sui socialnetwork, indossa una “giubba bianca di una uniforme militarealla quale sono apposti i gradi di Generale di Brigata”.

Nell’informativa si afferma, inoltre, che il generale Tariq Sabir, l’imputato più alto in grado all’epoca dei fatti, “sarebbe attualmente in servizio presso il Dipartimento degli Affari Civili del Ministero dell’Interno con l’incarico di supervisionare un progetto relativo alle carte di identità dei cittadini egiziani”.

Il maggiore Magdi Ibrahim Abdel Sharif, aggiunge il Ros, “potrebbe essere ancora in servizio presso la Direzione della Sicurezza Nazionale, mentre solo uno dei quattro, Athar Kamal sarebbe  in pensione.

Per ottenere gli indirizzi dove notificare gli atti agli imputati, gli uomini dell’Arma non escludono la possibilità di chiedere una collaborazione con i provider statunitensi e in particolare di Facebook e Google, anche sfruttando una possibile rogatoria con gli Stati Uniti. Una iniziativa, però, che dovrebbe necessariamente passare attraverso il vaglio delle autorità egiziane che però, fino ad oggi, hanno negato qualsiasi collaborazione.

Sul punto già in passato, nel 2016, gli inquirenti avevano tentato la strada rogatoriale senza però ottenere risultati. (ANSA)


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