30 giorni da Leone

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A trent’anni dalla scomparsa e a novanta dalla nascita di Sergio Leone, regista che ha reso grande il cinema italiano in tutto il mondo e ha insegnato agli americani a rifare i western, la sua Roma continua a rendergli omaggio con “30 giorni da Leone, ricordando Sergio”: 30 giorni, dal 7 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020, con 58 foto dei suoi 8 film fornite dall’Archivio fotografico della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e con una serie di eventi alla Città dell’Altra Economia, nel cuore di Testaccio, quartiere vicino alla sua Trastevere.

Trenta giorni in cui scoprire e ri-scoprire la grandezza e l’opera di Sergio Leone con una rassegna antologica dei suoi 8 film e una “maratona Leone”, ovvero una maratona di filmati su Sergio Leone, alcuni dei quali rari ed imperdibili, insieme a eventi e retrospettive, incontri e concerti.

Un mini-colosso di Rodi accoglierà i visitatori, “colosso” a grandezza umana per ironizzare sulla realtà nel segno di Leone, insieme alle dimostrazioni di gladiatori romani e di pistoleri western nel Campo Boario antistante la sala della mostra.

Tanti gli appuntamenti con alcuni dei protagonisti della scena culturale italiana che dal 20 al 28 dicembre si alterneranno sul palco: gli autori di libri su Sergio Leone editi nel 2019, quali Italo Moscati, Fabio Santini e Roberto Donati; amici, colleghi cineasti ed esperti di cinema western quali Roberto Girometti, Giancarlo Santi, Sergio Donati, Giuliano Montaldo, Carlo Gaberscek, Stefano Jacurti, Luca Verdone in una staffetta dal titolo “Io lo conoscevo bene”; la serata-racconto “Un Leone da raccontare” di Maurizio Graziosi, durante la quale entrerà in scena, riemergendo dal lontano passato, nientemeno che il generale Grant della Guerra di Secessione; una riproposizione, per estratti, del convegno su Sergio Leone “Il segno del Leone” tenutosi il 17 maggio scorso al Teatro “Palladium” dell’Università di Roma 3.

Da segnalare anche il focus “Sergio Leone produttore”. Sergio Leone, con la sua casa di produzione “RAFRAN Cinematografica” ha prodotto 4 film non diretti da Leone: “Il mio nome è Nessuno”, “Un genio, due compari, un pollo”, “Il gatto”, “Il giocattolo”. Leone ha poi “promosso” produttivamente Carlo Verdone, facendo produrre i suoi due primi film dal suo amico Romano Cardarelli della “Medusa Cinematografica”

Oltre al cinema, omaggio musicale al maestro con il concerto della cantante Salvina Maesano, accompagnata al piano da Barbara Cattabiani, docente al Conservatorio di Frosinone, che riproporrà le melodie di Ennio Morricone composte per i film di Sergio Leone ed eseguite a suo tempo dalla magica voce di Edda Dell’Orso con i suoi indimenticabili vocalizzi.

La mostra darà visitabile fino al 5 gennaio sarà possibile visitare la mostra, curata da Francesco Ruggiero, di 6 pittori che creeranno per l’occasione le loro opere, soprattutto in ritrattistica, ispirandosi ai film di Sergio Leone. La mostra verrà impreziosita e completata dalle foto di Roberto Granata e dalla mostra “Il giovane Leone”, ovvero le foto di Sergio Leone anni ’50 quando andava a Torella dei Lombardi (Avellino) a trovare i propri genitori.

Per sorridere e soddisfare il palato, infine, ecco in programma “Una cena da Leone”: presso “La botticella”, in Via di monte Testaccio, serata con proiezione di un filmato su Sergio Leone e degustazione di piatti della cucina romanesca ispirati al regista romano, amante della cucina romana

La mostra, ideata e curata da Maurizio Graziosi, è organizzata e prodotta dall’Associazione “AMICA – Arte Musica Incontri Cinema & Altro” di Roma, con la collaborazione di Marco Capitelli, Alessandro Denti e Claudio Piacentini.

.Ufficio Stampa a cura di Marta Volterra

 

Aggiornamento a cura di Angelo Pizzuto


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