“Per un’Italia senza muri”, un coordinamento per unire il fronte comune contro razzismo e neofascismo

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Quella che si avvia verso la conclusione è stata un’estate difficile, caratterizzata da un susseguirsi di eventi xenofobi e di azioni politiche discutibili che Articolo 21 ha sempre denunciato. Ed è per questo che dal primo momento ha promosso e partecipato attivamente alla creazione di un coordinamento che promuovesse una mobilitazione nazionale contro la serie di episodi di violenza e di chiusura ostile, come la decisione di impedire ai naufraghi salvata dalla nave guardia costiera “Diciotti” di sbarcare, nei confronti di immigrati e migranti degli ultimi mesi.
Atti di razzismo che una gran parte della società civile italiana condanna e avversa.
Articolo 21 ha condiviso con Anpi, Arci, Cgil, Libera, Legambiente, Rete della Pace e Tavola della Pace la necessità di una seria e immediata azione di contrasto al tentativo di marginalizzazione e di brutalizzazione del ‘diverso’.
Un clima diventato insostenibile, alimentato dalle aggressioni a chiunque esprimesse e rappresentasse diversità culturale e di pensiero, legittimato a livello istituzionale.
Continuare a negare che questi episodi di violenza siano manifestazioni di razzismo significa non condannarli e diventare corresponsabili della barbarie che avanza.
E la manifestazione della scorsa settimana a Catania, in solidarietà con le persone migranti trattenute illegalmente a bordo della “Diciotti”, e di dissenso martedì scorso a Milano verso le politiche di Salvini e Orban, sono state le prime di una lunga serie di iniziative di un percorso unitario patito a metà luglio contro il razzismo e la cultura della violenza, per la costruzione di politiche di pace, diritti umani, nonviolenza, giustizia sociale e accoglienza che avrà quale prossimo momento di mobilitazione la PerugiAssisi, di cui Articolo 21 è da sempre tra i promotori.
Invitiamo, dunque, tutti i nostri amici a partecipare alla Marcia per la pace il 7 ottobre e a sottoscrivere il Manifesro che raxxhiude il messaggio antirazzista e antifascista che tutte le organizzazioni che lo hanno finora sottoscritto si impegnano a diffondere.

Questo il testo integrale del Manifesto

Per un percorso unitario contro il razzismo e la cultura della violenza, per la costruzione di politiche di pace, diritti umani, nonviolenza, giustizia sociale e accoglienza.

Le numerose crisi che affliggono le nostre società hanno intaccato le fondamenta della democrazia, riportando alla luce un atteggiamento violento e aggressivo nei confronti di uomini e donne che vivono in condizioni di miseria e in pericolo di vita, accusandoli di essere la causa dei nostri problemi.
La serie di episodi di violenza nei confronti di immigrati, con una evidente connotazione razzista e spesso neofascista, impone una seria e immediata azione di contrasto che parta da una doverosa riflessione: il tessuto sociale impoverito divenuto, giorno dopo giorno, campo fertile per fomentatori di odio e di esclusione sociale.
Si stanno frantumando i legami di solidarietà e, progressivamente, spostando l’attenzione dalle vere cause e dalle responsabilità dei governi nazionali e delle istituzioni internazionali.

La crisi è di sistema, è universale e la risposta non è più contenibile dentro i propri confini o ristretta a soluzioni parziali. Le interdipendenze tra crisi ambientale, modello di sviluppo, migrazioni forzate, guerre, illegalità, corruzione, corsa al riarmo, razzismo, rigurgiti fascisti e crisi delle democrazie, sono oramai ampiamente documentate.

È necessaria un’azione che coinvolga l’intera Europa, oggi incapace di rispondere al fenomeno delle migrazioni in modo corale, senza permettere agli egoismi dei singoli di prevalere. La solidarietà è premessa indispensabile per la lotta alle disuguaglianze e per la difesa dei diritti.

La società civile, il mondo della cultura, dell’associazionismo, dell’informazione, l’insieme delle istituzioni democratiche sono chiamate a impegnarsi nel contrasto a questa deriva costruendo una nuova strategia di mobilitazione, partendo da una piattaforma unitaria capace di fare sintesi tra le tante sensibilità e diversità che esprime la nostra società e di riaffermare il principio sancito 70 anni fa nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”

Nel percorso che ci vede coinvolti unitariamente, dopo le mobilitazioni che ci hanno visti impegnati a Catania e Milano, gli episodi di mobilitazione locale che si stanno moltiplicando in queste settimane e le prossime iniziative, compresa una manifestazione unitaria nazionale quando le condizioni lo permetteranno, riteniamo un importante momento di impegno comune la partecipazione alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità che si svolgerà domenica 7 ottobre 2018.

In quanto promotori di questa iniziativa siamo impegnati:

• in un coordinamento tra i soggetti che condividono le preoccupazioni e le finalità fin qui presentate;
• a promuovere la più ampia partecipazione alla Marcia PerugiAssisi del 7 ottobre;
• a organizzare il 15 settembre un’assemblea di coordinamento nell’ambito del Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina;
• a creare un osservatorio online contro il razzismo.
• condividere e diffondere un Manifesto antirazzista che rappresenti le preoccupazioni e le proposte dell’insieme dei soggetti che aderiranno a questo percorso e che servirà da punto di partenza per le prossime campagne e mobilitazioni.

Anpi, Arci, Articolo 21, Aoi, Beati i Costruttori di pace, Cgil, Cipsi, Legambiente, Libera, Rete della Pace, Rete No Bavaglio, Tavola della Pace


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