Minacce al giornalista Tomaso Clavarino

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Diffamazione prolungata, linciaggio mediatico e soprattutto minacce di morte li sta subendo il fotografo e giornalista free lance piemontese Tomaso Clavarino, che la scorsa primavera ha realizzato un reportage nei Paesi Baltici dedicato ai gruppi paramilitari (Lithuanian Riflemen’s Union, Latvian national Guard ed Estonian Defence ) in crescita esponenziale quanto a numero di affiliati. All’interno di questi gruppi  vi sono pure delle sezioni giovanili nelle quali ragazzi dai 12 ai 17 anni vengono anche addestrati militarmente. Tutto questo è stato documentato dal collega  e il suo reportage è uscito sulla testata olandese De Correspondent e sulla danese Dagbladet Information . Dopo la pubblicazione del reportage,  il giornale estone Postimees ha pubblicato una serie di articoli diffamatori nei confronti di Clavarino, contenenti tra l’altro pesanti accuse nei suoi confronti da parte del Ministero della Difesa Estone. Anche i media lituani e lettoni hanno ripreso le accuse e il ministero della Difesa lettone ha pubblicato un comunicato con i medesimi toni. Infine, la ciliegina sulla torta: un messaggio telefonico proveniente dall’Estonia, con minacce di morte.

La Federazione nazionale della stampa e l’Associazione stampa Subalpina sono a fianco del collega Clavarino e riaffermano con forza il diritto di cronaca e di libera espressione che dovrebbero far parte dei diritti di base dell’ individuo in tutti i Paesi del mondo, specie quelli che, come le repubbliche baltiche, fanno parte dell’Unione Europea e dovrebbero condividerne i valori. Si può criticare l’operato di un fotografo e giornalista ma non si può cercare di impedire il suo lavoro con le menzogne o peggio con le minacce.
FNSI e associazione della stampa Subalpina chiedono pertanto al Governo italiano di attivare i canali diplomatici nelle repubbliche baltiche per far luce al più presto su questa inquietante vicenda e tutelare il collega minacciato.


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