Usa 2016: e-mail sesso e Fbi. Quel basso livello di una campagna elettorale da cui molti potrebbero scegliere di astenersi

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Hillary deve essere furiosa in questi giorni. E ha ragione. Chi l’ avrebbe potuto  immaginare che  proprio lei a 69 anni appena compiuti   avrebbe dovuto schivare di nuovo le conseguenze di uno scandalo sessuale, con al centro questa volta non il  marito bill ma quell’ex politico democratico  brillante  di Anthony  Weiner, marito della sua storica assistente Huma Abedin  travolto dal  vizietto di mandare  foto e messaggi  a sfondo erotico non solo alle signore  ma  anche a una ragazza minorenne. Weiner è riuscito a bruciare la sua  promettente  carriera politica,ma  ora la sua stupidita’  rischia di  travolgere  anche la Clinton che  nella narrazione dei  media americani  finisce  persino accostata  alle foto ose’ di Weiner.  Ma cosa c’entrano con la candidata democratica  quelle immagini di Weiner a torso nudo o sdraiato nel letto con in primo piano il suo pene, e  purtroppo accanto  il figlio di 5 anni che dorme?  Sono scioccanti e suscitano solo rabbia e disgusto per un uomo malato.

Quello che probabilmente  stanno provando molti americani. Sembrava filare tutto liscio per Hillary. Trump era ancora alle prese con le conseguenze di quelle sue conversazioni  volgari sulle donne e con le 11 accusatrici che  stavano raccontando  i suoi   assalti sessuali e i suoi palpeggiamenti nei minimi dettagli. Lui aveva negato le accuse,ma era stato costretto a chiedere scusa per quelle affermazioni  da sbruffone  e quell’ idea di poter fare tutto quello che vuole con le donne grazie alla sua celebrità.  Sulle tv americane  scorrevano le interviste delle signore che raccontavano nei minimi dettagli  le loro esperienze sgradevoli con il miliardario, ex miss, ex modelle, conduttrici, donne d’affari.   Mai come in queste ultime settimane  si e’ parlato in tv  cosi esplicitamente di sesso a qualunque ora. Hillary aveva solo da guadagnare da questa situazione .Infatti  i sondaggi  erano  a suo favore con buone speranze di conquistare persino alcuni stati in bilico tradizionalmente  repubblicani.

La riapertura dell’inchiesta dell’Fbi  sulle nuove mail trovate nel computer di Anthony Weiner e’ una tegola che proprio non ci voleva. Huma Abedin sostiene di avere usato quel computer qualche volta, l’FBI non spiega che tipo di materiale abbia tra le mani. Potrebbero essere nuove mail compromettenti, oppure  copie delle mail gia esaminate dagli investigatori  che a luglio avevano scagionato la Clinton dall’aver commesso reati, affermando che  pero’ c’era stata negligenza nell’usare il suo server privato. Lei aveva ammesso l’errore e la questione sembrava ormai chiusa.  Difficile che l’FBI  riesca  ad arrivare ad un risultato chiaro prima del voto dell’8 novembre. E cosi si addensano le ombre sulla Clinton con il rischio,in caso di una sua vittoria, che ci possa essere Trump che grida di nuovo  alle elezioni truccate.  I democratici sono furibondi con il capo dell’FBI Comey. Lo accusano di interferenza politica  e di  tempistica sospetta. La Casa Bianca  non lo difende ne’ lo critica. E’ un uomo integro,dice, non pensiamo stia cercando di influenzare l’elezione. 22 milioni di americani  hanno gia’ votato ma sono ancora molti gli indecisi. C’e’ il rischio che molti, delusi dal livello basso toccato da questa campagna elettorale, scelgano di non andare a votare.


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