Assad in redazione

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Quanta gente ha scoperto il confronto politico sulla Siria grazie a Greta e Vanessa…. Anche nomi illustri della politica e del giornalismo. Destando ovviamente clamore. C’è chi ha dubitato che davvero non abbiano potuto dare un’occhiatina ai loro sequestratori, chi ha pensato al Dolce Stil Novo. Il caso dei commenti su Vanessa e Greta però va molto al di là, perché c’è molto altro. C’è un disprezzo per le donne, pronte per molti a fare sesso con i sequestratori, e c’è soprattutto l’idea che chi è contro Assad è un terrorista. Infatti molti si sono esercitati a dimostrare che loro erano in contatto con gli oppositori, quindi i terroristi.

Ecco che siamo al trionfo della propaganda del regime: loro, i terroristi che hanno creato in laboratorio un mostro terrorista pari a loro in modo da poter dire di combattere il terrorismo, (liberandoli intenzionalmente dalle galere siriane e irachene e non combattendoli mai) loro sono diventati i nemici del terrorismo. Fantastico.
E i gas? E le bombe al cloro? E i barili bomba? E le decine di migliaia di seviziati e poi assassinati? E le città rase al suolo? E i 12 milioni di senza fissa dimora su 22 milioni di siriani? E le milizie jihadiste invitate in Siria dal governo da Libano e Iraq? E gli assedi che lasciano l’intera popolazione per centinaia di giorni senza medicine e senza acqua?

No, tutto questo non esiste, Vanessa e Greta secondo i loro detrattori non dovevano aiutare gli insorti, dovevano restare “neutrali”. Come Obama, che ha lasciato per 4 anni che si seviziasse un popolo per poi accusarlo di essere barbaro. La tragedia è che abbiamo introiettato l’ordine mentale di Assad grazie agli orrendi attentati di Parigi e a una propaganda millimetrica: una accuratissima campagna di disinformazione che nessuno studia, nessuno analizza, nessuno denuncia.

Così il caso di Vanessa e Greta diventa il grimaldello con cui Assad e i suoi alleati cercano di capovolgere il nostro ordine delle priorità politiche e culturali, figlie al contempo di illuminismo e “consolidato cattolico”. L’obiettivo è creare una frattura irreversibile tra Europa e Medio Oriente a prevalenza sunnita, per conquistare il governo del blocco eurasiatico insieme alla Russia. E con il nostro suicida consenso.

Qui viene il punto dei musulmani e il dopo Parigi. Alcuni di loro si nascondono dietro la povertà, la miseria, il disagio sociale, per “giustificare” le azioni di Parigi. Non va. Ci sono tanti altri gruppi etnici che vivono condizioni simili. Forse servirebbe dire che non è il loro Islam a impedirgli di reagire come dovrebbero, ma il loro Tribalismo. Quello stesso tribalismo da cui i loro scellerati governanti non hanno voluto che si liberassero da un secolo ormai. E’ il tribalismo ad essere incompatibile con i Lumi. Ma nessuno lo dirà, tranquilli.


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