Il conflitto di interessi in calendario a fine settembre all’assemblea di Montecitorio:
ci sarà un nuovo rinvio?

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La commissione affari costituzionali della Camera dovrà lavorare a tappe forzate se vorrà rispettare l’impegno di calendario che prevede l’esame in Aula della legge sul conflitto d’interessi per la fine di settembre. La richiesta proviene dal M5S ma i testi in discussione sono ben quattro: Bressa (PD), che riproduce la proposta elaborata nella XV legislatura, Civati (PD) Fraccaro (M5S) e Tinagli (Scelta civica). Il dato positivo è rappresentato dal fatto che i testi non sono troppo diversi tra di loro. Purtroppo nonostante questo positivo elemento la Commissione non ha fatto grandi passi avanti. Ora, anche in considerazione degli impegni d’aula, si riprende il lavoro parlamentare in prima commissione e domani alle 15  verranno ascoltati alcuni professori tra i quali Zaccaria e Pertici. Gli stessi professori hanno condotto un gruppo di lavoro di Astrid e di Articolo21 che si è concluso ai primi di giugno con la partecipazione di numerosi professori universitari, parlamentari ed esponenti del Governo.

Il testo presentato al seminario introduce un sistema di prevenzione dei conflitti di interessi che nascono dalla presenza in capo alla stessa persona di interessi economici privati e interessi pubblici da perseguire in ragione della carica ricoperta. In questo modo si cerca di rispondere all’assenza in Italia di una normativa in merito, la c.d. “legge Frattini” prevedendo un sistema del tutto inefficace come sottolineato anche dalla “Venice Commission” (parere no. 309/2004 del 13/06/2005).Il sistema previsto si basa sulla c.d. “incompatibilità concreta e controllata”, per cui, premesso che per tutti i titolari di cariche pubbliche deve essere assicurata la assenza di interessi economici in grado di condizionarne il mandato, gli strumenti di prevenzione risultano differenti per le diverse cariche e in relazione alla diversa entità del conflitto, in tal senso assumendo un ruolo di rilievo anche l’Autorità preposta o anche una di quelle già esistenti.


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