Siamo fieri della lezione di Simone

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Nella lingua italiana non esiste un termine corrispondente a vedovo o ad orfano per definire il genitore che ha perso un figlio, tanto e’ innaturale l’accadimento.Eppure dalla tragedia della morte di Simone Camilli sono venute due lezioni d’amore proprio dai genitori, sebbene si sentissero svuotati,come mi ha detto il mio amico Pierluigi,una vita in Rai da protagonista e oggi sindaco di Pitigliano,dove si sono svolti i funerali.  Anziche’ desiderare di non vedere e nemmeno sentire parlare piu’ del luogo dove il figlio ha perso la vita la mamma di Simone ha detto di voler tornare a Gaza per fare qualcosa per la gente del luogo.Lo ha esternato commossa dopo aver letto la lettera di una donna araba,che si dichiarava estremamente addolorata per la morte del giovane e coraggioso giornalista italiano,nonostante avesse perso anche lei diversi congiunti per l’assurdita’ della guerra, sottolineando come per loro non ci fosse alternativa al subire,mentre Simone poteva scegliere liberamente di non andare a Gaza e invece ha scelto di esserci per raccontare delle loro sofferenze.E mentre la madre diceva queste cose,tornavano in mente le parole del padre Pierluigi, quel “fiero di Simone”.Caro amico mio siamo tutti fieri di Simone e della sua famiglia perche’ ieri nel duomo di Pitigliano hanno vinto parole belle come pace e umanita’,solidarieta’ e passione per questo nostro mestiere che troppo spesso facciamo da seduti.Anche per questo siamo fieri della lezione di Simone.


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