Dopo la Siria: l’ora di chiudere?

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Se le voci dell’attacco chimico fossero vere… Se le voci dell’attacco chimico fossero false… Qualcuno sa spiegarci la dfferenza? Da oltre due anni si consuma nell’indifferenza del mondo una mattanza intollerabile. Morire nel letto della propria dimora per le bombe scaricate da un Mig contro gli inermi abitanti di un villaggio è meno grave di morire per un attacco chimico? Forse sì…. Ma dopo due anni di massacri, di pulizia etnica, di torture sistematiche, di fuga di popolo, dopo due anni indicibili, si constata che la tragedia, la Guernica siriana, non conquista un urlo paroganabile ad altri neanche oggi, neanche adesso. C’è il dubbio…E allora?
La tentazione di arrendersi, di dire “abbiamo perso”, c’è, è fortissima.
Abbiamo perso la battaglia per le coscienze, abbiamo perso la battaglia sul campo umano. Ora serve riflettere; se dopo aver ammesso la sconfitta non sia il caso di chiudere. Anche il resto che facciamo, che diciamo, ha senso seguitare a farlo, a dirlo?

da “Il Mondo di Annibale”


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