Quasi come 4 anni fa… Yes, we can!

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Mi ricordo la veglia del voto di 4 anni fa. Una notte pesantissima perché in piena mobilitazione studentesca, e non una qualsiasi mobilitazione: era l’onda del 2008. Mi ricordo l’emozione di quei giorni: una delle più grandi manifestazioni che la mia città avesse mai visto, una partecipazione studentesca travolgente in tutta Italia e una speranza oltre oceano che si esprimeva in tutta la sua forza in quei cartelli rossi e blu con scritto “Yes, we can”.
Una speranza che andava oltre alle Università in fermento, oltre al nostro Paese, oltre al colore della pelle di quel giovanotto democratico. Una speranza che si esprimeva al meglio nell’entusiasmo della rassegna stampa di quella mattina con il ricordo nitido di una prima pagina su tutte, quella dell’unità: una foto della Terra della Luna con scritto “Un altro mondo”. Sono emozioni e immagini che sembrano lontane qualche secolo, allontanate dalle molte delusioni avute, anche da Obama, e  da una crisi che ha messo in ginocchio non solo le nazioni e il loro stato sociale, ma anche la politica, in modo terribile.
Però, sono emozioni e immagini che dopo questo successo tornando con prepotenza a galla, e ti emozionano esattamente come quattro anni fa.
Stamane non ci svegliamo in un nuovo mondo. Sappiamo però che l’argine americano ha retto, sappiamo di non aver fatto il passo indietro che poteva essere letale per l’idea di cambiamento mondiale. Ed è indubbio che la strada verso il nuovo mondo, in 4 anni, si è allungata ed è ora molto più difficile. Oggi però, mi accontento di sapere che l’idea di cambiamento è salva e che questo è passato soprattutto per il voto democratico di donne e studenti. Da loro, donne e studenti-da noi- passerà la strada per il cambiamento, la strada per un altro mondo. E allora  stamattina vale la pena ripeterselo ancora una volta e crederci davvero un po’ di più:  “Yes, we can”.
* Coordinatore Nazionale Unione degli Universitari

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