Agcom, grave sordità partiti e istituzioni

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E’ impressionante la sordità di istituzioni e partiti alle richieste di trasparenza dell’opinione pubblica. Nella vicenda delle nomine per l’Agcom, Camera e Senato andranno al voto domani senza nessuna discussione pubblica sui criteri di scelta. Alla raccolta dei curricula non si e’ avuto il coraggio di far seguire l’indispensabile confronto in sede parlamentare. Non ci si può limitare a rispondere che la legge non impone questo passaggio. La trasparenza non dovrebbe essere una faticosa concessione, ma un dovere istituzionale: tanto più ora che il rapporto di fiducia tra la politica e i cittadini e’ ai minimi storici. La Fnsi (insieme alle tante voci che hanno dato vita alla campagna “Vogliamo trasparenza”) rinnova l’appello ai Presidenti di Camera e Senato e ai capigruppo parlamentari perché decidano il rinvio del voto e assicurino un percorso decisionale comprensibile ai cittadini. E’ ormai impossibile spacciare per tutela del pluralismo quelle che sono soltanto logore logiche di scambio politico.


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